Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/05/1985

IL CONTE CARLO PASSERIN D'ENTREVES (29) In un afoso pomeriggio d'estate, tra le mura riverberanti del castello di Cly, un turista dall'aspetto simpatico, viso abbronzato e sguardo vivace, indugiava pensoso a contemplare quei ruderi. Era il conte Carlo Passerin d'Entrèves che per l'ennesima volta, nelle sue consuete escursioni, visitava quelluogo onusto di storia valdostana. Come sempre, egli approfittava della bella stagione, per evadere dalla sua antica biblioteca del castello di Châtillon, ch'egli voile libera dalle sovrastrutture baroèche, e ripristinata secondo il primi– tivo stile rinascimen tale, sede magnifica dell'archivio dei Challant 1 , ed accogliente palestra per gli studiosi e peri giovani alle prime armi con la paleografia astrusa. Lo spettacolo maestoso dell'ampia conca di Châtillon-St-Vin– cent, che il castello, già dei siri di Challant, domina dall'ah:o, deve avere non poco influenzato, nella suà adolescenza, l'animo del conte Carlo, instillandogli quella sensibilità e quel culto religiosi della natura ch'egli coltivà per tutta la vita. Carlo - Piero - Cristina - Alberto - Maria, nacque a Torino il 29 giugno 1889 dai conte Ettore Passerin d'Entrèves e Courmayeur, che per lunghi anni fu deputato provinciale e sindacô di Châtillon, e da donna Maria dei baroni Gamba. Gli fu maestro e guida - e successivamente consigliere ed amico - un'alta e severa figura di sacerdote e poeta, il tormentato parnas– siano Anselmo Perret, precettore dei figli del conte Ettore. L'abate-poeta componeva allora, per i suoi giovani allievi, quelle ' [Acquistato nel1970 daii'Amministrazione Regionale e conservato presso l'A.S.R .J

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