- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985
98 P. Ma/vezzi lo: il sovrano Giuseppe I gli affida un incarico alla Cancelleria degli Affari esteri. Il soggiorno in terra lusitana si protrae per circa due 1 anni (1765-1767), alternato da alti e bassi nei rapporti con le autori– tà locali, da incontri galanti e da un insieme di vicissitudini e di pet– tegolezzi che la fervida sua mente incolora di toni sempre esaltanti. «J' avais l'honneur de diner assez souvent chez Son Altesse l'Infante Don Emmanuel, onde du roi Joseph qui regnait alors ... Le prince portugais tenait à son còté droit à table un grand bénitier avec un "asperges". Il voulait aussi servir tous ses convives et il fasait tou– jours d' abondantes aspersions d' eau bénite sur tous les plats et sur toutes les assiettes qu'il envoyait à tous les convives pour empècher le Diable d'y faire cles malices». L'avventura portoghese comunque . si tronca in un modo sconcertante: l'arresto e la quasi contempora– nea notizia della morte di suo padre a Milano . L'immediata autoriz– zazione di partire per l'Italia risolve formalmente l'incidente. Più breve del solito questa sosta milanese, caratterizzata da in– terminabili discussioni ereditarie: clima ed ambiente insopportabili e da ciò la risoluzione di portarsi immediatamente a Vienna dove po– teva vantare credenziali di suddito fedele e di valoroso soldato per cercar di ottenere una onorevole sistemazione. E sarà la stessa impe– ratrice Maria Teresa a proporgli di far parte della diplomazia asbur– gica. Soddisfacente lo stipendio e corrispondente alle sue inclinazioni il ruolo assegnatogli di diplomatico itinerante. Monaco, Stoccarda, Amsterdam, Londra e Parigi rientrano fra le principali capitali euro– pee visitate in questo primo ed unico anno. Il successivo rientro a Vienna dove secondo le sue speranze si sarebbe dovuto tener conto del buon risultato delle sue missioni, gli riesce invece quanto mai do– loroso: per una congiura- sembra- montata da persone influenti ruotanti intorno alla corte imperiale, il Gorani viene accusato di es– ser l'autore di una maligna critica scritta in versi francesi ed indiriz– zata contro la persona dell'augusta imperatrice. Inutili le discolpe, i giuramenti ed i pianti come inutili pure gli interventi a suo favore da parte di amici (tra gli altri, quello di Pietro Metastasio, il poeta cesareo di corte): senza un giorno di respiro deve lasciare immedia– tamente la capitale austriaca. «}e vois que la Cour n'est pas un séjour convenable pour l'homme droit et vertueux: je la quitte dès
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