- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985
100 P. Ma/vezzi le. Il Gorani, qual uomo di talento e d'azione, dovrebbe addirittura assumere l'iniziativa di far insorgere la popolazione greca contro l'Im– pero ottomano a favore di una successiva mossa militare russa... I soliti sogni di chi cede più all'ombra che alla realtà delle cose, con– fondendo aspirazioni con realizzazioni, attribuendosi ranghi e capa– cità difficilmente ipotizzabili. La Rivoluzione francese che ormai batteva alle porte non poteva lasciar indifferente o inattivo il Gorani, solleticando curiosità e at– tenzioni anche per le confessate sue simpatie repubblicane: sin dal 1790 è a Parigi, convertendosi immediatamente all'idea rivoluziona– ria. Ottiene la cittadinanza francese. Entra in contatto con H.-G. Mirabeau, l'uomo dissipato e magnifico oratore deputato del Terzo Stato agli Stati Generali, e ne diventa amico e collaboratore. Ne con– divide la linea politica, ritenendo che l'assolutismo e l'anarchia sono i maggiori nemici del popolo francese e che la monarchia può mante– nersi solo se vengono abbattuti i privilegi della nobiltà e del clero e contemporaneamente istituito un regime repparesentativo fondato sull'eguaglianza civile. È un periodo estremamente agitato, vissuto dal Gorani con la foga e l'irruenza del suo carattere entusiasta. Non sopporta, però, né accetta le violenze rivoluzionarie: ne prova un senso di istintiva repulsione . È un sentimento che la morte del Mirabeau avvenuta nel 1794 sembra maggiormente convalidare. Si allontana così da Parigi. Sceglie Ginevra come ultima méta della sua tormen– tata esistenza: preferisce, ormai, vivere esule. E per vent'anni anco– ra, in povere stanze di una casa di Rue Masse cles Allemands, assistito da una fedele domestica, protrarrà una vita che ormai sempre più si chiude fra il silenzio e l'oblio, una vita umile distaccata dagli af– fetti familiari, dai nomi roboanti dei personaggi incontrati un po' ovunque in Europa, dagli amici sempre sospettosi che sembrano averlo del tutto dimenticato. Le difficili condizioni economiche rendono an– cor più disagevole la vecchiaia. Muore nel dicembre del 1819. Questa melanconica e crudele ultima pagina ginevrina gli riserva - come un'eco di riflessione e di meditazione -il tempo e il vigore per riordinare le varie annotazioni che aveva man mano vergato ne– gli anni passati. Datano appunto di questo periodo le «Memoires pour servir à l'histoire de ma vie»- 3 volumi di ben 877 pagine comples-
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