- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985
ALESSANDRO RosBocH UN'AGGIUNTA ALL'ICONOGRAFIA VALDOSTANA Il repertorio delle immagini delle svariate località valdostane è stato sempre un felice «leit-motiv» della cultura figurativa non solo subalpina ma europea. La simbiosi in cui convivono elementi natu– ralistici, sopravvivenze archeologiche, architetture medioevali, con i più celebri «topos» paesaggistici, ha sempre indotto una particolare produzione di documenti iconografici. Il grande regesto della Peyrot 1 ne ha raccolto in silloge i nume– rosissimi esempi (eseguiti con le più diverse tecniche) a valere come raccolta e documentazione di immagini dei diversi aspetti della valle. Il ritrovamento in una collezione privata di un documento ico– nografico, ritengo ancora inedito, mi dà modo di offrirlo ai lettori quale aggiunta ideale al grande atlante delle immagini della Valle d'Aosta. Si tratta di una tavoletta ad olio su tela, di cm. 16,5 x 23,2 rin– forzata su cartone, rappresentante un borgo montano in cui emerge un edificio munito di torri, accostato sulla destra ad una facciata di chiesa, in primo piano un ponte con scala afferente a un corso d' ac– qua e albero. Sullo sfondo una serie di cime di montagna di non in– differente altezza. Proprio dall'esame dell'opera della Peyrot 2 ho potuto utilmen– te riferire il soggetto del quadro ad un'immagine ottocentesca del borgo di Verrès ed al particolare emergente del priorato di St. Gilles e della chiesa adiacente. 1 ADA PEYROT, La Valle d'Aosta nei secoli, Torino, 1972. 2 ADA PEYROT, op. cit.
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