- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985

Nécrologies 383 Per l'Egitto, ricorderò solo un volume intitolato: «L'Egitto e il Sinai nel giornale di viaggi di Vitaliano Donati». Il Donati, profes– sore di botanica a Torino, era stato incaricato nel1759 da Carlo Ema– nuele III di Savoia di compiere un viaggio in Egitto ed Oriente, e riportare cose antiche per il Museo torinese. Nel suo carteggio parla di tre bellissime statue che egli riportò e sono nel nostro museo, re– cando preziosa la notizia circa la loro precisa provenienza. Tale noti– zia, già sottolineata dal Barocelli, ha servito due anni or sono a chi vi parla, a specificare l'identificazione iconografica di una delle sta– tue stesse. Accenno a tanto non per mettermi avanti, ma per evidenziare subito il fatto che gli studi del Barocelli non uscirono in sé chiusi, ma diedero un «fall-out» imponente. Ne sono riprova, tra l'altro, i validi studi di paletnologia e archeologia condotti a loro volta dai collaboratori al volume in suo onore della Sopraintendenza Archeo– logica. Dicendo questo sono già entrato nella seconda area, quella della paletnologia, ossia dello studio delle vestigia degli insediamenti sen– za scrittura e sono, quelli studiati dal Nostro, per la maggior parte, dell'epoca avanti Roma, alcuni però anche di quella barbarica. La di– sciplina oggi è chiamata Preistoria, o Cultura Materiale. Ad essa il Barocelli diede contributi magistrali, o anzi ebbe il coraggio di darli, poiché fra le due guerre mondiali era imperante da noi la celebrazio– ne della grande Roma e dei suoi imponenti edifici e belle sculture, e si guardava anche qui con sufficienza alle povere cose di quegli in– sediamenti. Povere cose, ma sono poi quelle donde oggi si trae il qua– dro d~lla vita soCiale ed economica dei popoli, non meno importante che l'arte e la cultura superiore. Più precisamente, questa disciplina era stata creata in Italia da Luigi Pigorini, parmense, attivo fra il l862 e il 1925, e portata da lui ad altissimo livello, fondando una scuola numerosa. In seguito per le ragioni che ho esposto, il numero si restringe, e si deve al Ba– rocelli l'aver tenuto la Paletnografia tuttora viva, con scarsissimo ap– poggio esterno. L'unico maestro che ebbe a fianco nel tempo fu, che io sappia, Paolo Graziosi, docente a Firenze.

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