- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985
384 Nécrologies Il movente primario di una scelta di indirizzo siffatta fu, io cre– do, il carattere stesso del Barocelli, uomo positivo quanto modesto. Si tratta infatti di un tipo di ricerca che adduce sl a risultati impor– tanti, ma raramente ai discorsi brillanti cui pervengono l'archeologo classico o lo storico dell'arte, con premio di larghi consensi e di fama immediata. Con ciò non voglio affatto dire che su tal via il Nostro abbia mar– ciato d'istinto: ché anzi due suoi scritti relativi alla «storia della pa– letnologia dal1839 al1939», e dal «1939 al1950», e una Guida allo studio della Paletnologia, dimostrano un'estrema chiarezza nella pro– posizione problematica della disciplina. Per il resto, potrei notare che fra gli elaborati descrittivi, la mag– gior parte riguarda il Piemonte e la Liguria, con estensione alla Lom– bardia. Pochi titoli a campione; sono sufficienti i titoli a indicare la con- sistenza dell'intera opera: Val Meraviglie e Fontana/ba. Le incisioni rupestri di Monte Bega. Repertorio dei ritrovamenti e degli scavi di antichità preromane in Piemonte e Liguria. Il Piemonte dalla capanna neolitica ai monumenti di Augusto. Sepolcri neolitici dell'Italia occidentale - in relazione con ana– loghi svizzeri. Parallelismi culturali tra Valle d 'Aosta e il Vallese nella prei– storia. Una guida del Museo Pigorini. L'interesse del Barocelli a tale campo spazia però ben oltre ai con– fini che ho indicato, in alcuni altri contributi, seppure meno nume– rosi dei primi: Antichità neolitiche nel Lazio. Sepolcro di Anzio. Scavi in Sardegna. Preistoria marsicana. Preistoria albanese. E sa spaziare pure fino a larghe sintesi quale «La civiltà del bron-
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