- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985
Nécrologies 385 zo in Europa» in cui veramente si esemplifica quella nuova dimen– sione dell'archeologia, quel metodo del far parlare le cose che in sé san mute, altrettanto bene quanto quelle che recano incisioni o delle quali altri testi danno informazione - una dimensione che oggi è argomento ovvio, ma fino a trent'anni fa, almeno in Italia, era ap– punto nuova. Dei brillanti discorsi dell'archeologo tuttavia, il Barocelli fu pu– re capace, e lo dimostrò largamente in un'altra serie di scritti, dei quali ricorderò ancora una volta, solo alcuni, ad esempio: Guida del Museo di Antichità di Torino. Note su alcuni oggetti preromani e romani nel Museo Civico di Novara. Albintimilium. · Iulia Dertona. Libarna. Vada Sabatia. Iscrizioni romane della Liguria occidentale. Vie Augustee della Liguria e Transpadana . L 'Etruria in alcuni ultimi studi. Questo il panorama: ho accennato alle anticipazioni che in esso si colgono, rispetto all'oggi, per la divulgazione e la valorizzazione dei reperti anepigrafi, ma due lezioni direi che, più importanti, ne vanno tratte. La prima t! questa: gli stessi miei cortesi ascoltatori avranno no– tato, in due dei titoli che ho ripetuto, come la fase preromana dell'I– talia Settentrionale, quella paletnologica, sia connessa alla fase successiva, archeologica. Oggi la paletnologia si è ulteriormente affi– nata e necessariamente specializzata; il pericolo è che fra essa e l' ar– cheologia si apra un iato, riducendo ambedue a mere tecniche, e perdendo il loro valore sostanziale, il loro essere cioè scienze storiche. L'altra lezione sta in numerose osservazioni esplicitate nei con– tributi di paletnologia e in un'implicita indicazione che tutti recano, osservazioni le quali confluiscono nell'identificare un unico sottostrato culturale alpino, esteso dalla Liguria alla Provenza, dal Piemonte a tutto l' oltremonte francese e svizzero, sul quale la cultura romana
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