- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985

386 Nécrologies si sovrappose, senza peraltro distruggerlo, tant'è vero che nel Me– dioevo quel sottostrato diverrà elemento connettivo, durato per se– coli, fino al 1900 e al nascere della nuova economia agricola e industriale a grandi organismi, estesa nelle pianure e risalente nelle valli col mero turismo. Il quale messaggio - vorrei così chiamarlo - del Barocelli, è stato ben raccolto dal suo successore Sopraintendente all'Archeolo– gia del Piemonte, il nostro Cado Carducci, e nonostante il suo esse– re romano purosangue, per svilupparlo egregiamente con tutta una serie di valide iniziative. Purtroppo la scure inesorabile del pensionamento tolse al Car– ducci di realizzare uno splendido progetto già messo a punto, di ·mo– stra archeologica sul tema anzidetto . E vorrei ancora sottolineare– siamo sempre in presenza di fall-out- come la mostra di Saint-Pierre, dell' anno scorso, abbia proseguito brillantemente il discorso. Ma ci troviamo ad Aosta, nell'Accademia di S. Anselmo, e io.credo che ai miei ascoltatori pur interessi una puntualizzazione di quanto il Barocelli ha dato allo studio delle zone alpine, nell'intero venta- glio della loro storia. · Ecco allora, per citare qualche titolo an~ora, e attenendomi ai luoghi veramente di montagna - sennò la d~nominazione «Zona al– pina» comprende le vaste pia~ure al piede, e ci porta a ripercorrere quasi tutta la nostra bibliografia - ecco allora dicevo,. fra i titoli, oltre i già ricordati circa Val Meraviglie e Monte Bega: Saint-Vincent: anelli preromani. Villeneuve: necropoli neolitica. Gignod: oggetti d 'età romana. Corliod: un ripostiglio di monete. Pondel: il ponte romano. Germagnano: iscrizioni romane. Segusio e topografia segusina. Inscriptiones Italiae - Augusta Pretoria, e restauri dei monumenti romani d'Aosta . La strada e le costruzioni romane dell'Alpe Graia. La via romana alle Gallie.

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