- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985

54 N. Schiavo ni alte, medie e basse secondo i ritmi imposti dalle coltivazioni e dal– l'allevamento. Tali spostamenti possono essere così riassunti: Dal 29 settembre a Ognissanti (fine ottobre) Rientrano gli animali dall'alpeggio che assieme alle persone risie– dono nelle frazioni alte. Qui si provvede alla semina dei cereali in– vernali (segale e frumento), dopo l'ultimo sfaldo si sfrutta per il pascolo l'erba rimasta, si raccolgono le patate, si procede al taglio del legna– me per il riscaldamento e per la costruzione di pali per la vigna, si provvede allo spargimento del letame e agli ultimi lavori di giardi– naggio, si tosano le pecore, si predispone il materiale per la lavora– zione della canapa. Da ottobre al l 0 -15 dicembre Si scende alle frazioni basse. Dopo l'ultimo sfaldo si sfrutta l' er– ba rimasta per il pascolo, si raccoglie la frutta (noci, pere e mele), si vendemmia e si fa il pane. Dal l 0 -15 dicembre al l 0 -15 febbraio Si risale alle frzioni alte, possibilmente anticipando la caduta della prima neve, dove gli animali partoriscono. Si preparano i pali per le vigne, si costruiscono le gerle, si fila la lana, si lavora la canapa. È questo il periodo in cui la comunità si riunisce nelle tradizionali «veillà». Dal l 0 -15 febbraio a Pasqua (fine marzo inizio aprile) Si torna alle frazioni basse in cui si predispongono i campi per la semina, si eseguono i lavori di pulitura degli alberi da frutto e del– la vigna, si inizia l'irrigazione dei campi e la preparazione degli orti. Da Pasqua a fine giugno Si ritorna alle frazioni alte e si procede alla pulitura dei prati e alla preparazione dei campi per la semina dei cereali. La superficie assai ridotta dell'alpeggio fa sì 'che gran parte degli animali tra il l 0 e il 15 giugno raggiunga i «mayens» delle comunità limitrofe: Tor– gnon, Valtournenche, Saint-Barthélemy.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=