- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985

Verrayes 57 Per il periodo precedente è solo possibile formulare delle ipotesi sulla base dell'analisi condotta sugli archivi parrocchiali, dei quali i più antichi risalgono al 1590. I battezzati dell'ultimo decennio del '500 sono in media 36,8 al– l'anno; nel corso del primo trentennio del '600 si sale a 40,0 per scen– dere poi a 25,4 sul finire del secolo; nel '700 si risale a 27,2 e nell'800 a 36,5. La media complessiva dei nati risulta così di 33,2 all'anno per cui, secondo i tassi medi di natalità accertati nell' «ancien régi– me» 5 , la popolazione di questo periodo dovrebbe aggirarsi attorno alle 900-1000 unità. La mortalità infantile si aggira intorno al 30% della popolazione totale; i grafici allegati mostrano un andamento delle due curve (adulti e giovani) assai regolare, segno che le crisi colpisco– no con la stessa intensità e frequenza gli organismi giovani e quelli più maturi. L'analisi delle curve dei battesimi e di quelle congiunte delle na– scite e delle sepolture rivelano tre grosse crisi demografiche che tro– vano diverse spiegazioni. La prima è quella del 1630, anno in cui la pestilenza colpisce con estrema durezza tutta la Valle d'Aosta, che si accompagna ad una serie di annate agricole cattive e di alti prezzi dei cereali. Vari studiosi hanno già ampiamente dimostrato che la peste, al pari di altri tipi di infezioni epidemiche, non colpisce a caso. Essa al contrario è sempre presente allo stato latente e sfocia in focolai più o meno estesi là dove si crea la condizione favorevole al suo svi– luppo 6 • Tale condizione è proprio quella che Robert Malthus ave– va illustrato sul finire del '700: crescita della popolazione oltre il limite delle risorse disponibili. A Verrayes nel 1867 assistiamo a ben 74 decessi, la punta di mortalità più alta mai registrata, che fu conse– guenza di ciò che venne chiamato «choléra morbus» 7 , una condizio– ne di morbilità che, con fasi alterne, agisce per circa mezzo secolo . Nell'atto di fondazione della cappella dedicata a Saint-Martin e Saint-Roch a Grumey (1867), eretta a protezione dal terribile flagel- 5 PIERRE GouBERT, L'ancien régime, La Società, Vol. I, Jaca Book, Milano, 1976. 6 E. LE RoY LADURIE, I contadini di Linguadoca, Laterza. 7 P .-L. VEscoz - A.S.P. , op. cit.

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