- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985

58 N. Schiavo lo, si segnalano duemila morti in tutta la Valle e più di venticinque nella comunità assieme a trecento ammalati afidati alle cure del par– roco: «dès ce jour le choléra, sans cesser de faire des victimes n'ins– pira plus la meme frayeur. Ce fut dès le 26 du mais d'aout suivant qu'il disparut complètement de Verraye, tandis qu'il continuait à servir ailleurs» 8 • La seconda crisi di un certo rilievo è quella che si verifica tra il 1695 e il1702 e che coincide con un periodo di invasione della Valle da parte delle truppe francesi in due periodi successivi: nel 1691 e nel 1704/6. Anche se la contrazione della popolazione di questo periodo non può essere posta in relazione diretta con la guerra è però molto vero– simile che si sia proceduto, ad opera delle truppe di occupazione, a razzie di cibo e animali o a requisizioni degli abitanti da impiegare in «corvées» di lavoro. In questo caso si può facilmente sconvolgere un rapporto equilibrato tra popolazione e risorse e ricadere nella con– dizione precedente di sottonutrizione. Nel corso del '700 la comunità viene investita da una terza crisi demografica (1725-1727) in concomitanza di una profonda depres– sione economica che interessa vast.e aree nazionali ed europee e che ha le stesse caratteristiche di quelle verificatesi nel tardo medioevo: caduta dei prezzi dei cereali, villaggi e fattorie abbandonate, alti sa– lari, aumento delle tasse, mancanza di mano d 'opera e di denaro. Un incremento demografico vero e proprio, malgrado il colera, inizia già sul finire del '700 e si protrae per tutto 1'800 e parte del '900 raggiungendo una punta di 1466 abitanti (1861), secondo il cen– simento sabaudo. A partire dal 1860 la popolazione si stabilizza su valori elevati (1350-1450) che si conservano tali fino al1920 . Segui– rà una lieve flessione (circa duecento unità) non molto preoccupante se paragonata ad altre zone alpine limitrofe. Questo calo è dovuto in parte all'emigrazione permanente e in parte al trasferimento nel capoluogo cittadino, a partire dal momento in cui si installano in Valle i primi complessi siderurgici ed estrattivi. 8 P.-L. VEscoz · A.S.P., op. cit., pag. 121.

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