- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985
68 N. Schiavo tato queste abitudini ha affermato che tale operazione viene com– piuta solo dai maschi poiché sono questi che «hanno più bisogno di fortuna mentre le femmine sono già abbastanza fortunate cosÌ». La spiegazione di tale concezione della vita va ricercata proba– bilmente all'interno dell'organizzazione familiare: è sull'uomo che gra– va la responsabilità generale della moglie e dei figli, il lavoro più pesante e rischioso e perciò più bisognoso di «fortuna» di quanto non occorra alla donna che non ha le preoccupazioni dell'amministrazio– ne del patrimonio, delle iniziative in materia economica. L' «état de la paroisse» del 1819 segnala la scarsità di «sages fem– mes» causa assai frequente di morte durante il parto o in alcuni casi di inconvenienti che poi si ripercuotono più tardi sulla madre e sul figlio. «Il n'y a que deux sages femmes dans cette paroisse, qui quoi– que non diìement authorisées, sont cependent convenablement ins– truites touchant le bapteme en toutes deux par intervalle dans la paroisse de Veraye» 18 • Ci si avvale spesso dell'aiuto delle vicine, partorendo in casa in assenza di personale specializzato e strutture adeguate, ma ciò evidentemente non è considerato un rischio grave e tale da richiedere una buona dose di fortuna . Se sopraggiunge la morte, quando il neonato non è ancora stato integrato attraverso il battesimo nel mondo cristiano, si provvederà a seppellirlo in un ap– posito luogo del cimitero detto «Limbe», che corrisponde ad un mondo d'oltretomba intermedio nel quale confluiscono anche le anime di chi viene concepito prima del sacramento del matrimonio 19 • Al battesimo si provvede entro i primi 8 giorni di vita salvo im– pedimenti determinati da condizioni di maltempo eccezionali. Un pic– colo corteo di parenti e amici assieme al padrino e alla madrina, scelti in genere nella cerchia familiare, raggiunge a piedi o a dorso di mulo la chiesa.parrocchiale mentre i genitori, rimasti a casa, prepareranno per il ritorno dei convitati il «ra1 douce» che è un dolce composto di fette di pane immerse nella panna e nell'uovo sbattuto, fritte nel burro fuso e poi cosparse di zucchero. Il padrino e la madrina porte– ranno dei doni in natura «présèn» ed in seguito, ad ogni natale, rega- 18 A.S.D., op. cit. 19 ARNOLD VAN GENNEP, op. cit.
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