- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985

Verrayes 77 delle due confraternite che ancor oggi si ricordano «l'Abeutte e Vi– tii» si vedrà una larga partecipazione alle esequie dei loro addetti. Oggi molte di queste consuetudini sono andate perdute e la cerimo– nia funebre, pur conservando la cat:atteristica della partecipazione collettiva che resta un obbligo rn:orale, si svolge secondo una forma non dissimile da ogni altro funerale nel territorio nazionale. Un'usanza che si conservava ancora fino a poco tempo addietro è quella di estendere il lutto agli animali d'allevamento. Viene coin– volto tutto il gruppo della parentela (genitori, fratelli, nonni, zii, cu– gini) che, a secondo del grado, per un periodo variabile tra alcuni mesi e un'anno, toglierà le campane ai propri animali. Se si omettes– se tale operazione non solo gli animali correrebbero gravi rischi di morte ma anche le stesse persone della famiglia. Un'altra spiegazio– ne può derivare dal fatto che il suono armonioso e festoso prodotto · dalle campane ben accordate di una mandria in movimento male si sposa con un periodo di lutto e di tristezza delle persone che eviden– ziano il loro stato di margine anche con abiti scuri, fasce nere al braccio oppure con la barba che si lascia crescere per alcuni mesi. Alla veglia funebre, che dura in genere due giorni, vi partecipano parenti, amici e almeno un rappresentante delle varie famiglie del villaggio. Dopo l'orazione si usava offrire un pasto frugale durante il quale si ricor– davano episodi allegri che riguardavano la vita del defunto allo sco– po di sdrammatizzare la situazione. Nel1660 il vescovo Bally, durante una visita pastorale nella par– rocchia di Diémoz proibirà di «faire festins aux sepoltures sous peine arbitraire contre chaque contrevenent» 32 • Van Gennep 33 osserva che.l'uso di offrire alimenti a chi partecipa alla cerimonia ha vari si– gnificati: ringraziare e ricompensare gli intervenuti, un rito di arre– sto nell'ipotesi che l'anima del morto assista al pranzo prima della sua definitiva partenza per il mondo delle anime, riaffermare e con– solidare i legami di parentela e di vicinato. La morte, per un gruppo sociale ristretto, genera una crisi che può sconvolgere o distruggere i rapporti familiari e comunitari in assenza di una prova di sincera 32 A.S.D., op. cit. H ARNOLD VAN GENNEP, op. cit., Tome II.

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