- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985

Verrayes 81 ro al di fuori di quelle già viste in precedenza. Anche nell'ipotesi più sfavorevole, in cui si debba corrispondere un affitto, si può ritenere che circa 1/3 del prodotto totale lordo vada a chi conduce l'azienda e ciò spiega in parte come sia stato possibile, in una comunità com– posta di uguali, relativamente chiusa e isolata dai principali canali di mercato, realizzare ingenti fortune patrimoniali attraverso la sem– plice attività di gestione. Questo reddito è superiore a quello com– plessivo realizzato dal personale salariato, dal proprietario dell'alpeggio e dai proprietari degli animali. NOTE CONCLUSIVE La monetarizzazione dell'economia agricola- dai borgensi delle castellanie ai «borghesi» delle notabilità napoleoniche - camminerà di pari passo, come studiosi eminenti quali Raul Blanchard ripetuta– mente notavano, con la rottura degli instabili, ma comunque esistenti, equilibri tra produzione e consumo delle comunità rurali patriarcal– tradizionali; le concentrazioni demografiche determinate dall'area d'in– fluenza dei centri minerari e industriali, dallo sviluppo dei trasporti e delle comunicazioni influiranno - sovente anche tramite le dina– miche del «ritorno» temporaneo dell'emigrante - nella riorganizza– zione di imprese agricole mutandone strutture, culture, colture, habitat e territorialità. Lo spazio industriale, al contrario di quello agricolo, è insieme concentrato e universale~ discontinuo e organizzato e trasforma in modo globale sia l'economia che la società. È uno spazio aperto che si definisce attraverso la circolazione dei prodotti, le comunicazioni, l'energia. Alcune zone rurali, specie quelle di pianura e di fondo valle, sono state investite in modo più massic– cio dal rinnovamento industriale e, pur conservando aspetti di vita tradizionali, sono state più partecipi ai modelli della cultura urbana. Un'impresa agricola che mira al profitto, calcola le dimensioni atti– mali, sacrifica i settori di produzione tradizionale, modifica pronta– mente le tecniche, prende prestiti, specula, opera in pratica con criteri tipicamente industriali, ben diversi da quelli diffusi nel mondo chiu– so dell'economia di sussistenza.

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