- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1985
Vel1'ayes 83 le innovazioni non sono state molto importanti e che l'aumento di manodopera non ha prodotto gli effetti sperati 47 • Solo fra le due guerre mondiali, quando le industrie estrattive e metallurgiche passano dalle mani del notabile di villaggio alle gros– se società finanziarie, si determinerà un profondo cambiamento del– la società e dell'economia valdostana. Il reddito proveniente dall'industria sostituirà gradualmente quello che un tempo proveniva dall'emigrazione e determinerà un massic– cio spostamento nei centri di maggior sviluppo industriale (ad Aosta la popolazione tra il1911 e 1921 sale da 7.008 a 9.554 e tra il1921 e 1931 da 9.554 a 13.962; a Chatillon tra il1921 e 1931 da 2.927 a 4. 098). A Verrayes assistiamo infatti a partire dal1921 ad una pro– gressiva diminuzione dei residenti che si protrae fino al 1961 e che porterà alla perdita definitiva di circa duecento persone. In assenza di vie e di mezzi di comunicazione, stabilirsi nel luogo di produzio– ne, diviene per i più una scelta obbligata; altri invece a costo di gran– di sacrifici non rinunzieranno a far ritorno, anche se solo per il fine settimana, nel mondo più rassicurante della comunità. Con l'espansione dell'industrializzazione, la possibilità di movi– mento offerta dalla ferrovia, gli effetti dell'istruzione elementare, la residenza per lunghi periodi nei centri industriali, il servizio milita– re, la comunità rurale è investita da una società nuova, tutta profa– na, che sconvolge gli orizzonti dei valori e dei bisogni tradizionali. I modelli sui quali si fondava l'economia locale entrano in crisi, un'e– conomia di mercato pressante distrugge le vecchie fonti di sussisten– za, una dipendenza sempre maggiore dall'esterno spinge molti individui attivi a prestare la propria attività al di fuori della comuni– tà . Il paesaggio rurale si modifica in modo evidente: si abbandonano le frazioni alte per concentrarsi nella fascia medio bassa del territo– rio, assai più vicina al luogo di lavoro; le coltivazioni, un tempo assai varie, vengono sostituite con il prato; l'allevamento del bestiame ac– quista 47 RosALBA DA VICO, Mines et usines en Piemont ou début du XIX• siècle, in «Anna· !es Historiques de la Révolution Française>>, 230, 49' année, oct. dee. , 1977, pagg. 618-635.
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