- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987

Alla stazione di Aosta 81 frutti, qualcosa insomma da custodire, si potrebbero anche accettare «les haies hérissées de pointes aigues; mais que diable veut-on aller y prendre? Craint-on que la nuit, quelqu'un n'aille enlever le monu– ment ou san grillage?». Il giornale si augura vivamente che il nuovo sindaco (l'avv. Erba), assecondando le richieste dell'opinione pub– blica, decida finalmente di sostituire quella «haie meurtrière par quel– que chose que l'on puisse fr.oler sans avoir à recourir immédiatement après à san médecin ou à sa couturière». 44 La siepe «à betes féroces» è comunque un problema di scarsa ri– levanza rispetto al rischio gravissimo che il prato del Collegio corre nell'estate dell'88, allorché viene rimessa in discussione la sua possi– bilità di diventare un giorno giardino pubblico. Nella seduta consi– liare del27 giugno, il Sindaco Erba, riproponendo la questione ancora «pendente» del giardino pubblico ed evidenziando le grandi spese che la realizzazione dell'opera avrebbe comportato (la sottoscrizione av– viata nell'86 non aveva dato i risultati sperati), dichiara che è giunto il momento di prendere una decisione. Se si persiste nell'idea di creare un giardino, è necessario votare la spesa relativa; se vi si rinuncia, occorre decidere quale destinazione dare al prato del Collegio. Qua– lora dovesse prevalere la seconda ipotesi, sarebbe opportuno «con– sulter le public» per individuare il modo migliore di ricavare un vantaggio economico da quel terreno; si potrebbe, per esempio, di– viderlo in tre lotti e metterlo in vendita «avec constructions obligées» così da abbellire l'entrata della città e non «mascherare» il monumento; nel caso in cui si incontrasse qualche difficoltà a vendere il lotto cen– trale, si potrebbe anche pensare a «déplacer le monument» (a questa proposta risponderà L 'Echo con l'ironico suggerimento di mettere a quel povero monumento «cles roulettes, pour le remuer chaque fois que l'an aura trouvé quatre sous à gagner sur san emplacement... ») . Qualora, invece, il Consiglio confermasse l'antica decisione di tra– sformare il prato in giardino pubblico, si potrebbe prendere in con– siderazione la generosa e filantropica proposta di un nobile signore, il barone Vitta di Casale che ogni anno viene in Valle d'Aosta a cui è molto affezionato, e che ora vuoi dare una prova tangibile del suo 44 L 'Echo du Val d'Aoste, 24-8-1888.

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