- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987
82 G . Cuaz Bonis attaccamento al nostro paese. Il barone, annuncia il Sindaco, si è of– ferto infatti di contribuire alla realizzazione del giardino, provvedendo a fornire ed a far piantare «250 marronniers, sous la direction de son propre jardinier; la Ville devrait lui fournir quelques hommes pour les travaux et le sable, soit gravier fin pour les allées». La discussione che si accende in Consiglio è vivacissima. C'è chi considera l'eventuale spostamento del monumento «une injure à la mémoire du grand roi» e, comunque, non vede quale altro luogo gli si possa destinare; c'è chi si rammarica all'idea di dover rinunciare alla prospettiva- a lungo accarezzata- di un giardino pubblico; c'è chi, come il Sindaco, ritiene «que l'on ne doit pas trop regretter ce jardin public dans notre pays qui est tout entier un jardin public. Nous n'avons pas besoin de singer les grandes Villes, nous qui avons de la verdure partout». Ad ogni modo, a parere di molti, la vendita del prato del Collegio, con o senza il monumento, è un'operazione che va tentata: se avrà esito positivo, sarà un atto di «buona ammini– strazione» in favore di un istituto che ne ha tanto bisogno .. . A con– clusione della seduta, il Consiglio, quasi all'unanimità (vi è stato solo un voto contrario) , delibera di fare «avant tout un essai, par le moyen de la publicité sur les journaux, pour voir s'il est possible de tirer du Pré du Collège un parti vraiment avantageux». Nel caso in cui non si presentassero, entro la fine di settembre, proposte vantaggio– se, il Consiglio accetterà l'offerta generosa del barone Vitta e delibe– rerà le spese che si renderanno necessarie. 45 Nell'autunno, venuta meno la prospettiva di vendere il prato del Collegio, la Giunta prende decisamente in considerazione il proget– to del barone che mira a realizzare non tanto un vero e proprio giar– dino, quanto <mne promenade ombragée»; si tratta, insomma, di «boi– ser le pré» con la messa a dimora degli ippocastani, lasciando a sud e a l)ord del monumento «deux rotondes un peu relevées» di cui una per la musica e l'altra «pour le service de café». Nella primavera dell'89 hanno inizio i lavori e quello che fino ad allora era «un vacole», inco– mincia a cambiare volto. A fine marzo, il Sindaco annuncia in sede di Giunta che «la plantation des marronniers est achevée»; L 'Echo ha seguito con entusiasmo, ma anche con trepidazione le ope- 45 A.H .R., D .C., vol. 43 , pp. 476 e sgg.
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