- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987
86 G . Cuaz Bonis simile situazione, deriva al commercio ed agli affari in generale: la Società tace o risponde ricorrendo a luoghi comuni che non dimo– strano nulla se non la sua cattiva volontà. In un rapporto inviato aUa Direzione generale della Società, i due Deputati della Valle hanno messo in rilievo un altro fatto che è og– getto di continue lamentele e fonte di disagio per il pubblico: per percorrere i 120 km. che separano Aosta da Torino, il treno impiega sempre più di 5 ore! Ciò è dovuto, in larga misura, al gran numero di fermate superflue in stazioni che non hanno alcun rapporto di in– teresse con la Valle, specie nel tratto Chivasso-Torino dove, è detto nella relazione dei Deputati, «Cette multiplication cles arrets atteint le sublime de l'imbécillité bureaucratique». Come al solito, alle pro– poste avanzate dai Deputati per ovviare a simili inconvenienti, la So– cietà ha risposto ... con il silenzio. 50 In treno, spesso, si viaggia male sia per la penuria di carrozze (in certe occasioni di grande afflusso di gente, i viaggiatori sono costret– ti a stiparsi sui carri bestiame), sia per i ritardi che si ripetono con incredibile frequenza, sia per le pessime condizioni del materiale fer– roviario. Si potrebbe, a questo proposito, scrivere un vero e proprio cahier de doléances raccogliendo le voci dei giornali locali di ogni ten– denza, che si susseguono nel corso dell'ultimo decennio del secolo. Siamo soggetti a continui ritardi, protesta il Duché d'Aoste nel 1895 : ora è la neve che sconvolge l'ordine di arrivo dei treni, ora è una locomotiva la cui caldaia rischia di scoppiare, ora una galleria che esige riparazioni.. . Insomma, «nous avons un service digne cles Cata– lans!». Che cosa aspetta l'Amministrazione delle ferrovie per far ri– parare le locomotive, le caldaie, i freni? Che un bel giorno tutto un treno cada nella Dora? Che dire, poi, dei «rebuts de vagons» che viag– giano sulla nostra linea? «C'est chose commune, sur notre vaie, de ne rencontrer que cles cages à pourceaux au lieu de voitures d'hom– mes!». 51 Dieci anni dopo l'apertura della ferrovia, il servizio che si svolge sulla linea Aosta-Torino viene definito «anormale» dal foglio locale L 'Alpino che elenca tutta una serie di ritardi, incidenti, devia– menti del treno e, soprattutto, ribadisce la protesta ormai corale per 50 Jacques Bonhomme, 29-11-1900. · 51 Le Duché d'Aoste, 18-12-1895.
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