- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987
EMANUELA LAGNIER - JosEPH-GABRIEL RIVOLIN L'ICONOGRAFIA MUSICALE NEL MEDIOEVO VALDOSTANO: PROSPETTIVE DI STUDIO ("') Il generale fervore di studi che l'iconografia musicale ha suscita– to in questi ultimi tempi, più che mai densi di avvenimenti culturali connessi con lo sviluppo della musicologia e dei disparati settori in cui si articola il suo operare, è indice significativo dell'interesse per questa disciplina storico-artistica, collegata, dal punto di vista della metodologia e in una prospettiva più ampia, alla ricerca musicologica. In Valle d'Aosta l'attenzione nei confronti del proprio patrimo– nio monumentale si è tradotta in un recente incremento dell'opera di rilevazione, descrizione, inventariazione e catalogazione delle fonti artistiche, da parte di studiosi di storia locale e di esperti di storia dell'arte. 1 Procedendo nello sforzo di continua messa a punto degli argo- ( 1 ' ) Comunicazione presentata al Seminario Internazionale di Iconografia Musica– le, organizzato ad Urbino dal Centro di Studi Iconografico-musicali della Società Italia– na del Flauto Dolce, dal 20 al 30 luglio 1986. 1 L'attenzione rivolta ai monumenti romani e medievali sin dalla metà del secolo scorso da archeologi, eruditi ed amatori d'arte, quali Carlo Promis, Jean-Antoine Gal, Alfredo D'Andrate, Edouard Aubert, Vittorio Avondo, si rinnovò sin dai primi anni dell'autonomia regionale. Amministratori quali Albert Deffeyes e Robert Berton s'im– pegnarono a valorizzare il patrimonio monumentale valdostano soprattutto dal punto di vista dell'attrattiva turistica che esso rappresenta. La Sovrintendenza regionale ai Beni Culturali ha progressivamente esteso, grazie soprattutto all'impegno dell'attuale Sovrintendente dr. Domenico Prola, i propri campi d'intervento e si è strutturata in modo da far fronte alle più disparate esigenze delle moderne tecniche di restauro, di conservazione e di ricerca archeologica.
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