- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987

108 E. Lagnier -].-G. Rivolin menti indagati, che quanto più sono studiati, tanto più rivelano una problematicità ed una multiformità interne che altro non sono se non lo specchio di quella ricchezza di stratificazioni e interazioni storico– culturali che caratterizzano la Valle d'Aosta anche nell'arte e nella musica, sono state realizzate alcune opere di fondamentale impor– tanza scientifica, indispensabili strumenti di lavoro per chiunque de– sideri approfondire criticamente la storia artistica della regione. Queste opere di catalogazione, fra cui si segnalano, in particolare, il censi– mento delle opere d'arte sacra della diocesi, compiuto da Mons. Edoar– do Brunod e le monografie del prof. Robert Berton, si aggiungono a studi critici, anch'essi di carattere monografico, realizzati in que– sto secolo dal Toesca, dal Grabar, da Noemi Gabrielli, Luigi Mallé, Andreina Griseri, Enrico Castelnuovo, Maria Clotilde Magni ed altri. 2 Manca, tuttavia, un'opera di vasto respiro, che intenda dare un quadro globale e sistematico della storia dell'arte in Valle d'Aosta: per tale motivo la maggior parte delle notizie concernenti la storia dell'arte, sono tuttora ricavabili unicamente a partire da un'analisi esegetica delle opere dei cronisti e degli storici locali, quali Pierre Du Bois (XV sec.), Jean-Claude de Tillier, Jean-Claude Mochet e Vi– gilio Vescovi (XVII sec.) e soprattutto Jean-Baptiste de Tillier (XVIII sec.) e gli storici della fine del XIX-inizio XX sec., Edouard Aubert, Jean-Antoine Gal, Joseph-Auguste Due, Pierre-Etienne Due, Edouard Bérard, François-Gabriel Frutaz, Tancredi Tibaldi,3 2 Per un orientamento bibliografico sugli studi relativi alla storia dell'arte in Val– le d'Aosta sino al 1974, si rimanda a: E. CASTELNUOVO, Appunti per una bibliografia della storia dell'arte in Val d'Aosta, in «Atti del XXXI Congresso Storico Subalpinm>, 1956, La Valle d'Aosta, vol. I, Torino, 1958, pp. 383-390; G .C. ScroLLA, Rassegna di studi storico-artistici sulla Val d'Aosta: 1956-1974, in «Archivum Augustanum - Etudes d 'histoire valdotaine>>, VII, 1974-75, Aoste 1975. Non esiste, purtroppo, una biblio– grafia più recente e completa. Fra le opere di maggiore impegno uscite posteriormente al1975 , si segnalano: la monumentale rassegna di E . BRUNOD, Arte Sacra in Valle d'Ao– sta, in corso di pubblicazione (4 volumi apparsi a tutt'oggi) ed una serie di Quaderni monografici a cura della Sovrintendenza regionale ai Beni culturali, editi sinora in nu– mero di tre. 3 P. Du Bors, Chronique de la Maison de Challant, in <<Archivum Augustanum> IV, 1970, pp. 1-136; u.-C. DE TILUER], Totius Vallis Augustae compendiaria descriptio, ibi– dem, pp. 231-272 (sulla probabile attribuzione della «Totius Vallis descriptio» al cane-

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