- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987

EMANUELA LAGNIER IL RITO VALDOSTANO: ALCUNE CONSIDERAZIONI MUSICOLOGICHE ( 1 ') La storia liturgic'a della Valle d'Aosta trova nel particolare rito una delle espressioni più significative della sua specificità di regione, da secoli coinvolta nelle vicende culturali di una vasta area geografi– ca comprendente la Francia del sud-est, la Svizzera, l'Italia nord– occidentale, punto d'incontro e di confluenza di tradizioni e di cul– ture assai diversamente connotate. La Valle d'Aosta, inglobata nel IV sec. nella diocesi di Vercelli, e diocesi autonoma sul finire del IV sec. o all'inizio del V, suffraga– nea di Milano, costituì, a partire dalla fine del sec. VIII, la provincia ecclesiastica di Tarentaise (Moutiers), insieme alla diocesi di Sion; assai scarsa è, tuttavia, la documentazione storica relativa al periodo che va dal V alla fine del X sec. 1 Pochissimi nomi emergono dalle tenebre di quel lungo periodo e corrispondono a figure di personaggi locali, alcuni dei quali ogget– to di culto e di venerazione particolari (Grato, Giocondo, Orso), co– me attesteranno i manoscritti liturgici presi in esame. A partire dall'episcopato del vescovo Anselmo (994-1025) le no- • Questo articolo costituisce l'intervento della dott. Emanuela Lagnier nel corso della Tavola Rotonda sulle Metodologie di ricerca sui codici liturgici musicali, in seno al Convegno di studi su «Tradizione manoscritta e pratica musicale: I Codici di Puglia», tenutosi a Bari, nel Castello Svevo, il 30 e 31 ottobre 1986, organizzato dall'Istituto di Bibliografia Musicale di Puglia e dalla Società Italiana di Musicologia. 1 R. AMIET, Repertorium Liturgicum Augustanum (RLA), 3 voli. (MLEA), Aosta, 1974-1984, pp. 14-17.

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