- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987
128 E. Lagnier tro di interesse collegato a tali Uffici, e più in generale, all'Ufficio normale: il repertorio innodico. La rilevanza e l'abbondanza dei pezzi ritmici presenti nei Psalteri-innari, nei Processionali e talvolta anche negli Antifonari, nonchè nei fascicoli manoscritti che riportano gli Uffici delle grandi feste, è davvero sorprendente, soprattutto in rap– porto alla consistenza del fondo liturgico aostano, di per sè già mol– to importante per una diocesi delle dimensioni di quella di Aosta. Naturalmente anche gli Uffici propri sono ampiamente provvisti di inni o di pezzi metrici speciali, alcuni dei quali risultati, dopo il riscontro con le principali raccolte ed edizioni critiche pubblicate su tali argomenti (A.H., R.H., ad es.) assolutamente originali. A questo punto, risulta evidente come la prosecuzione della ri– cerca intrapresa possa condurre effettivamente a risultati concreti di una certa rilevanza. Molti sono gli aspetti che rimangono da esaminare dal punto di vista dei testi: i responsori del triduo sacro, i responsori della setti– mana di Pasqua, le antifone bibliche dopo la Pentecoste. Parallelamente lo studio degli Uffici propri deve essere approfon– dito sia sotto il profilo testuale che sotto quello musicale, ed inserito in un più ampio contesto storico ed interpretativo. In questa direzione si collocano perciò gli sforzi attuali, diretti a chiarire il più possibile l'identità dell'Ufficio aostano, prima di muo– versi in un'altra ed altrettanto significativa direzione, che è quella rappresentata dallo studio del Graduale, e cioè dei testi collegati alla Messa.
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