- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987

150 P. Giglio le grandi famiglie di guide che in Valle d'Aosta hanno il nome - per citarne solo alcune- di Carrel, di Maquignaz, di Rey, di Grivel. Talvolta queste famiglie abitano nello stesso villa~gio e si svilup– pa una simpatica rivalità che dura poi per generazioni. E celebre quella traJean Antoine Carrel, conquistatore della cresta del Leone al Cer– vino, e Jean Joseph Maquignaz. Il primo si vantava di essere salito per la cresta del Leone, il secondo asseriva di aver portato a termine «... la première ascension du Mont Cerviri tout du coté italien... ». Il «tout» si riferisce al fatto cheJean Antoine Carrel nell'ultimo tratto della Testa del Cervino aveva deviato un difficile risalto - poi superato dal Maquignaz - portandosi verso la cresta svizzera di Zmutt. Le due guide rimasero in antagonismo per tutta la vita ma si le– garono quando si presentò l'occasione - nella stessa cordata - per accompagnare un alpinista. Successe nel 1869 per condurre in vetta al Cervino l'alpinista Felice Giordano, per quella cresta che entram– bi ritenevano appartenergli. Carrel morì di sfinimento scendendo dal Cervino eJeanJoseph Maquignaz scomparve nell'agosto 1890 men– tre percorreva la cresta del Bionassay del Monte Bianco in cordata con il conte Umberto Scrampi di Villanova. La morte non spaventa ovviamente la gente di montagna se la passione per il mestiere di guida si tramanda di padre in figlio ed il padre muore in montagna. JeanJoseph Maquignaz durante tutta la vita cercò di trasmettere ai figli l'amore per la montagna. Bisogna dire che riuscì nell'intento . Sia Jean Baptiste che Ange divennero poi stimate guide. Il secondo oltre ad innumerevoli salite nei gruppi del Cervino, del Monte Rosa e del Monte Bianco, compì nel 1889 insieme all'inglese Freshfield il periplo della terza cima della terra, il Kangchenjunga di 8598 me– tri che nel 1982 fu teatro di una fortunata spedizione alla vetta, rag– giunta dalle guide valdostane. Sembrerebbe che le guide vivessero essenzialmente della profes– sione. Essa occupava invece solo un breve periodo nell'arco-dell'an– no. Era generalmente limitata alla stagione estiva per cui la guida integrava i mesi restanti svolgendo altre attività, agricole ma più so– vente artigianali. La brevità della stagione e le incertezze climatiche

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