- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987
Professione guida 151 non avrebbero permesso di vivere solo con la professione . Se il tem– po si manteneva al bello ne ricavavano un indubbio vantaggio eco– nomico. Negli anni dal 1890 al 1914 una guida guadagnava in un giorno da 8 fino a 30 volte la paga giornaliera di un operaio. Dal1920 al1935 il guadagno scese da 5 a 20 volte la paga gior– naliera di un operaio. Per un valligiano intraprendente era un lavoro allettante anche se ne conosceva i pericoli. Il denaro non era - e non è tutt'ora - la molla di questa attività. La celebre guida di Cour– mayeur Emile Rey, detto il «principe delle guide» affermò a questo proposito: «Ce n'est pas le gain qui me pousse sur les sommets, c'est la grande passion que j'ai pour la montagne». Anch'egli perì in mon– tagna per una caduta scendendo dal Dente del Gigante. La professione deve pur avere un suo fascino se anche i due figli di Emile Rey, Henri e Adolphe divennero poi guide famose e non si limitarono a semplici ascensioni ma portarono a termine numero– sissime prime- come si dice in gergo alpinistico. Il fascino per que– sta professione, non scevra di pericoli, è ben condensato nelle parole di Gaston Rebuffat, guida francese del secondo dopoguerra. «Ed ora - scrive Rebuffat - a conclusione, è il momento di dire che cosa è il nostro mestiere. Il mestiere di guida è fra i più belli perché chi lo esercita si trova in stretta comunione con la terra rimasta vergine. Ai nostri giorni poche cose sussistono : non esiste più la notte, non più il freddo, il vento, le stelle e nemmeno talvolta il peso umano : tutto è· stato neutralizzato». Ecco dunque una delle fondamenta del mestiere: il contatto con una natura primordiale che dà all'uomo il senso della lotta con gli elementi che la tecnologia vuole a tutti i costi addomesticare. Come ho detto in precedenza le guide fino al primo conflitto mon– diale si sono tramandate il mestiere di padre in figlio in famiglie di– venute poi celebri. I conflitti portano sempre degli sconvolgimenti ed anche il mon– do delle guide è cambiato. Le grandi battaglie fra il 1915 ed il 1918 sui gruppi dolomitici hanno avvicinato alle montagne una moltitudine di soldati ed il fe– nomeno ha contribuito a diffondere la pratica e in qualcuno - ma– gari cittadino - l'amore per la montagna.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=