- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987
156 P. Giglio I tempi cambiano ed anche la professione. Scomparsa la ricerca– ta clientela di una volta, le guide per poter continuare la professione hanno dovuto entrare nel mercato del turismo per presentare le loro offerte. Lavorare con agenzie di viaggio è ormai consuetudine, così come è normale che la pubblicità di una o di un gruppo di guide com– paia sulle pagine delle riviste specializzate. È anche normale ormai che una guida scriva libri, articoli, venda le sue fotografie. Per poter vivere di montagna è indispensabile farsi conoscere: è la regola del mondo del lavoro. Malgrado ciò ogni guida ha ben in mente la frase di Emile Rey: «Ce n'est pas le gain qui me pousse sur les sommets, c'est la grande passion que j' ai pour la montagne». I soldi- sempre pochi in questo mestiere- non sarebbero sufficienti a giustificare un'attività dove il pericolo è in agguato. Signore e signori ho avuto il piacere di esporre a tutti Voi cenni sulle origini, sulla storia, sui problemi della professione di guida alpina. Vi ringrazio per la Vostra cortese attenzione scusandomi per la forma e la sostanza un po' ruvida, alla montanara, delle mie parole.
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