- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987
C. ARTAZ LA TRASFUSIONE DI SANGUE AUTOLOGO L'Autotrasfusione (o trasfusione di sangue autologo) consiste nella trasfùsione, in caso di necessità, di sangue o prodotti ematici otte– nuti dallo stesso ricevente. Essa pertanto si distingue dalla trasfusione di sangue omologo (o allogenico) poichè quest'ultimo proviene da individuo della stessa specie, ma con caratteristiche genetiche diverse da chi riceve la tra– sfusione. La pratica dell'autotrasfusione non è invenzione recente. Essa fu preconizzata fin dal secolo scorso, e via via riproposta periodicamente, ma sempre con scarso successo perché ritenuta di nessun interesse pratico '· 2 • 10 • È tornata di attualità in quest'ultimo decennio soprattutto all'E– stero, in particolare nei Paesi dove il rapporto medico-paziente, an– che in regime di ricovero ospedaliero, si configura come vero e proprio contratto di natura economica, col) tutte le conseguenze giuridiche che ciò comporta relativamente al danno che può derivare al malato dall' atto medico 2 ' 4 • 9 • Ancora nel 1983 Autori Italiani 5 potevano affermare che «l' au– totrasfusione è tecnica quasi del tutto ignorata nei nostri Ospedali». Per il vero ci sono state alcune lodevoli eccezioni, le quali però non hanno inciso significativamente nella realtà trasfusionale ita– liana 20 • 21 • 24 • 25 • Dove ha inciso con una certa rilevanza, era utilizzata una particolare tecnica di autotrasfusione, l' emodiluizione isovole– mica con o senza autotrasfusione intraoperatoria, attuata su larga
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