- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987

Il confine italojrancese del Monte Bianco 31 La carta di J acopo Stagnone segna in modo più preciso di quella di Borgonio il punto d'unione del confine tra Vallese, Faucigny e Val d'Aosta; la linea di demarcazione passa sul Mont Malet (Dente del Gigante) per poi raggiungere il colle dell'Allée Bianche, lasciando le cime del massiccio del Monte Bianco nel territorio del Faucigny (fig. 5). È interessante a tal proposito il riferimento a quanto Nicolis de Robilant scriveva nel1786: «... a sud-est del Gran S. Bernardo e dei ghiacciai di Chamonix si vedono apparire delle vette appuntite di una altezza clamorosa di cui le più elevate sono il Monte Bianco e il Mont Malet, tutte e due nel Faucigny». Questa affermazione co– stituisce una delle prove storiche che gli autori francesi portano per giustificare l'appartenenza della sommità del Monte Bianco al terri– torio francese . IL CATASTO SARDO E LA DEFINIZIONE DEI CONFINI TRA FAUCIGNY E VAL n'AosTA: NEL 1700 COURMAYEUR POSSEDEVA LA MAGGIOR PARTE DEL MASSICCIO DEL MONTE BIANCO Il regno di Vittorio Amedeo II (1675-1730) è caratterizzato da un avvenimento importante: il rilevamento della proprietà terriera e l'elaborazione del catasto che fu alla base della riforma fiscale vo– luta dal sovrano. Il re si proponeva di distribuire le imposte in modo più uniforme e di attenuare i privilegi fiscali dei nobili e del clero. L'imposta basata sulla proprietà fondiaria poteva essere equamente ripartita solo se era conosciuta la qualità, l'estensione e l'origine del– la proprietà. Il catasto sardo permetteva di definire questi elementi che veni– vano accertati per ogni singolo terreno e trascritti sui libri fiscali. La «mensuration générale» in Savoia iniziò per ordine del re nel1728 e durò per 10 anni; fu eseguita a piccola scala 1:2400, con estremo rigore e serietà da squadre di agrimensori ed estimatori che avevano già operato in Piemonte e che in molti casi avevano già acquisito espe– rienza in Lombardia per la .misurazione catastale voluta dal governo austriaco. Secondo le istruzioni reali il catasto doveva essere espleta-

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