- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987

Il confine itala-francese del Monte Bianco 33 menti. L'autore riconosce l'attendibilità del confine descritto da Ch. Vallot: però per P_ Henry questi è solo un limite catastale e non il vero confine tra le due parrocchie. Infatti quando si trattò di stabilire definitivamente i limiti tra i due comuni, i rappresentanti di Courmayeur cosl testualmente scris– sero a quelli di Chamonix: «Non vi sarà alcuna difficoltà fra noi poi– ché le cime del Mont de la Brenva (Mont Maudit), del Mont Frety (Grand Flambeau), del Rochefort, della Combe d'Eveque (Grandes Jorasses), del Triolet, gli altri ghiacciai e i corsi d'acqua della cresta spartiacque, che voi avrete la bontà di dettagliare e nominare nel vo– stro verbale, determineranno i nostri confini senza difficoltà». Pertanto P. Henry conclude che i confini dedotti dal catasto so– no unicamente i confini delle terre fruttifere tassabili e non quelli comunali. Infatti il catasto sardo era un documento puramente fisca– le cioè una misurazione del terreno e non un rilievo topografico. Tut– tavia dalla mappa iniziale (scala 1:2400) furono ricavate carte geografiche a scala più grande (1: 12000 - 1:48000- 1:96000). Que– st'ultima, chiamata la «Grande carte des Etats de Savoie» 2 costitui– sce un documento interessante in quanto consente il paragone tra le zone catastate e le altre zone del territorio. In particolare tale car– ta mostra come la zona catastata della valle dell'Arve lasciasse libere da proprietà le montagne ed i ghiacciai (fig. 8), pur mantenendo al giusto posto sulla cresta spartiacque i confini tra la Val d'Aosta ed il Faucigny. -k * * LA DEFINIZIONE DEI CONFINI TRA LA REPUBBLICA FRANCESE E IL REGNO DI SARDEGNA- TRATTATO DI PARIGI DEL 15 MAGGIO 1796 Nel 1713 il Trattato di Utrecht stabiliva che i confini delle zone di montagna tra la Francia di Luigi XIV ed il Piemonte di Vittorio Amedeo Il, dovevano essere definiti secondo la linea spartiacque. Tuttavia il trattato non prendeva in considerazione i confini tra la Savoia ed il Ducato d'Aosta che erano province del Regno di Sarde- 2 La «Grande carte cles Etats de Savoie» esiste in soli due esemplari manoscritti (uno a Firenze presso l'Istituto Geografico Militare, il secondo a Vincennes).

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