- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987

58 G. Cuaz Bonis consapevolezza che «cette inauguration d'une ère nouvelle» impone alla città obblighi particolarmente gravi, cui essa non potrebbe sot– trarsi senza «ternir sa réputation», come a più riprese ha ricordato L'Echo du Val d'Aoste; ma, nello stesso tempo, è presente e insisten– te il monito della Feuille d'Aoste secondo la quale, a proposito dei festeggiamenti, non si deve dare l'impressione «d'une petite ville char– gée d'impots et de dettes qui veut prendre les allures des grandes villes». Nei suoi lavori la Commissione tiene costantemente presenti le due esigenze e cerca di conciliarle; dal rapporto presentato in Con– siglio comunale il 21 ~aggio '86 emerge, infatti, che il criterio as– sunto è stato essenzialmente quello di offrire agli ospiti illustri che in gran numero sarebbèro affluiti ad Aosta, una ospitalità «cordiale, honnete, sans luxe mais sans mesquinerie». Di qui la opportunità di non limitare ad una sola giornata i festeggiamenti come in un primo tempo si era pensato, ma di estenderli a due giorni, dal momento che «il serait moins qu'hospitalier de prétendre, en plein Juillet et en plein soleil, de trainer rapidement les invités d'une inauguration à l' autre, puis à un banquet avalé à grande vitesse, pour les renvoyer ensuite par le train du soir, comme des ho tes importuns dont on a hate de se débarasser». 2 Alla stessa esigenza di offrire una accoglienza decorosa e, insie– me, di contenere il più possibile le spese («Aoste ne peut et ne veut pas faire la riche, la grande, ce serait ridicule ... »), risponde la deci– sione della Commissione di eliminare dal menu proposto per il ban– chetto «les vins de luxe et autres choses trop couteuses». C'è nel programma predisposto dalla Commissione una annota– zione a proposito del tema «Illumination et feux», che ci piace ricor– dare. Mentre la illuminazione (a luce elettrica) del Municipio ed i fuochi che verranno accesi sulle colline circostanti appaiono destina– ti soprattutto agli «étrangers» per i quali costituiranno «un spectacle nouveau et intéressant», i fuochi d'artificio che si faranno al Plo t, sono previsti non già per i forestieri «qui en auront vu beaucoup et de bien plus beaux», ma «pour les gens du pays, pour notre popula– tion à nòus et pour les nombreux habitants de la Vallée qui seront 2 A.H.R., D.C., vol. 41, pp. 249-250.

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