- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1987
Alla stazione di Aosta 63 al pubblico! Il giornale si augura che i ripetuti reclami del pubblico inducano la Direzione a porre rimedio al grave inconveniente. An– che la Giunta municipale si occupa della questione: nel luglio del '92 deplora (ma non è la prima volta) «que le haut de la façade de notre gare ne soit décoré d'une belle horloge» e ricorda, non senza amarez– za, come al momento della costruzione della stazione si sia spesa una grossa somma «pour lui préparer un cabinet, mais ce cabinet est demeuré vide et depuis six ans le trou béan du cadran attend vaine– ment son emploi». L'ultima protesta è del settembre del '93: «Ah quella nicchia vuota da sette anni!» rileva il periodico locale L 'Alpi– no, raccontando di un gruppo di viaggiatori arrivati un giorno alla stazione quando il treno era appena partito. Passano gli anni e la nic– chia è s-empre vuota; solo nella primavera del '97, grazie all'interes– samento del deputato Compans, la stazione riuscirà finalmente ad avere il suo orologio . Se il viaggio in diligenza era estremamente scomodo, anche quel– lo in treno non è privo di inconvenienti. In inverno, almeno n,ei pri– mi due anni, nelle carrozze di seconda classe fa freddo, perché la Di– rezione delle ferrovie non ha ancora provveduto a collocarvi <<les chauf– ferettes à eau chaude» come è consuetudine su tutte le «grandi linee». A giudizio del periodico locale L 'Echo che si fa portavoce delle la– mentele dei viaggiatori, <<la meilleure manière de protester contre cette ladrerie, serait de former une ligue entre toutes les personnes voya– geant souvent en 2 ème classe, pour ne prendre désormais que la 3 ème en publiant cette détermination sur les journaux. Nulle doute que l'Administration, ainsi touchée sur l'amour-propre ...de sa caisse, ne fasse vite cesser une disparité de traìtement vraiment odieux». 14 Non ci risulta che i viaggiatori si siano coalizzati per disertare la se– conda classe (probabilmente le carrozze di terza erano troppo sco– mode); sappiamo soltanto che la questione è oggetto di discussione anche in Consiglio comunale il quale, alle soglie dell'inverno dell'88, delibera di rivolgere alla Société de la Méditerranée una formale ri– chiesta perché siano finalmente messe «les bouillottes d' eau chaude» nelle vetture di seconda classe. 14 L 'Echo du Val d'Aoste, 30-12-1887.
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