- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991
16 Francesco Traniello quella stessa disciplina storica alla quale egli stesso avviò me, come tanti suoi allievi, in anni ormai lontani, e che fu per lui qualcosa di più di una «professione», perché fu soprattutto, per usare una parola impegnativa (di quelle passate forse di moda), una vera vocazione. Ciò non rendeva certo più semplice il mio compito, proprio per il fatto che la professione o la vocazione di studioso e di docente di di– scipline storiche s'intrecciò in modo cosi intimo e completo con le altre facce della sua umanità sino a costituirne una sintesi compiuta, difficile da perlustrare in tutto il suo spessore esistenziale oltre che inteliettuale; ma rendeva per lo meno il mio compito più vicino alle mie capacità e alle mie competenze. Una seconda e forse ancora più impellente ragione fu che ebbi a suo tempo l'incoraggiamento ad accettare questo incarico dalla persona che gli fu più vicina e che più lo amò, riamata, lungo la sua esistenza, nei momenti felici e nei momenti oscuri e dolorosi che non furono loro risparmiati, la sua sposa Vittoria, che tutti noi ci aspettavamo di vedere qui oggi, e alla quale io stesso avevo pensato di dedicare, più che a qualsiasi altro, questo mio ricordo di Ettore, come atto di affetto ad entrambi, con l'idea che in lei, più che in ogni altro, Ettore continuasse a vivere e ad essere tra noi; ed anche con la convinzione fermissima che fosse impossibile parlare di Ettore come studioso e uomo di cultura, sen– za coinvolgere, per cosi dire, anche l'esistenza e la dedizione e la pre– senza assidua e rasserenante, discreta e confortante, della signora Vittoria. Ciò non è stato possibile per un tragico evento che in tutti noi ha rinnovato il senso di costernazione e d'angoscia provato alla morte di Ettore, e che avvicina anche in quest'attimo finale le loro esistenze, le salda in una maniera ormai veramente definitiva. Par– lando di Ettore mi par dunque impossibile e ingiustificato, in una logica non puramente rievocativa e convenzionale, ma imposta dalla considerazione della realtà delle cose, non parlare anche di Vittoria. Il senso di questa presenza coniugale e insieme, per qualche aspetto, materna al fianco di Ettore è ben presente e vivo per tutti coloro che li hanno conosciuti e frequentati, e se ne trovano per ogni dove le tracce, anche fra le carte, innumerevoli e ancora quasi inesplorate, che Ettore ha lasciato. Ma c'è forse un momento nella vita di Ettore in cui quel legame già cosi intenso e forte, acquistò nuova intimità e
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