- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991
Hector Passerin d'Entrèves 17 nuova forza sino a divenire realmente indistruttibile, e fu, questo momento, l'epoca della fuga in Svizzera e del loro internamento nei campi di raccolta, dove Ettore si ammalò gravemente e fu in perico– lo di vita. Mi è venuto spesso da pensare a quella fuga dell'autunno del 1944, su per le montagne per sottrarsi alla furia del «nemico», come ad una specie di fuga in Egitto, resa in un certo senso ancor più drammatica e angosciosa rispetto al suo modello biblico, dalla necessità di lasciare in mano ad altre persone, una famiglia di fidati e fedeli montanari valdostani, la figlia Claudia ancora in tenerissima età. Ho sempre avuto la sensazione, confermata dai racconti e dai sobri accenni che raccolsi dalla voce di Ettore, che quella fase, quell'epoca e quell'esperienza costituì uno snodo cruciale nella bio– grafia di Ettore nel senso almeno della compiuta definizione della sua personalità umana, culturale e religiosa. E che da quello snodo si debba in un certo senso prendere le mosse anche per cercare di ca– pire e di valutare la successiva opera di Ettore come studioso e come insegnante, ho trovato conferma in un documento singolarissimo che rinvenni per caso quest'estate mentre tentavo con l'aiuto della figlia Claudia e di mia moglie Renata di riordinare l'archivio perso– nale di Ettore. Si tratta di un modesto taccuino-calendario tascabile che per i primi mesi del 1945 è zeppo di fittissime note di pugno di Ettore. Qui tra varie decine di appunti quasi stenografici, riguardan– ti argomenti di filosofia, di storia e di politica che filtrano attraverso le più varie letture o incontri o ascolto di conferenze, vi sono due annotazioni che hanno attratto la mia attenzione. La prima è brevis– sima e si riferisce al 18 febbraio: suona così: «Leggo con V. {Vitto– ria) San Luca, XXI: come un laccio». Mi pare appena il caso di ri– cordare che il capitolo XXI del vangelo di Luca è una delle grandi pagine apocalittiche del Nuovo Testamento, dove è scritto tra l'altro «<nsorgerà popolo contro popolo e regno contro regno. In diversi luoghi vi saranno grandi terremoti, pestilenze, carestie, fenomeni spaventosi e dal cielo grandi segni. Ma prima di tutte queste cose vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi al– le sinagoghe e alle prigioni, conducendovi dai re e dai governatori, a causa del mio nome. Ma ciò servirà a voi da testimonianza. Ponete pertanto nei vostri cuori di non premeditare come rispondere in vo-
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