- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991
18 Francesco Traniello stra difesa. lo infatti darò a voi lingua e sapienza alle quali non po– tranno resistere o contraddire tutti i vostri avversari. Sarete conse– gnati anche dai genitori, dai fratelli, dai congiunti e dagli amici, fa– ranno morire alcuni di voi e sarete odiati da tutti, a causa del mio nome, ma non andrà perduto neppure un capello del vostro capo. Con la vostra costanza salverete le vostre anime. Quando poi vedre– te Gerusalemme circondata da armate, allora sappiate che la sua de– vastazione è giunta. Allora quelli che sono nella Giudea fuggano sui monti, quelli che sono nel centro di essa vadano fuori e quelli che sono nelle campagne non rientrino, perché quelli saranno giorni di vendetta, nei quali si adempirà tutto ciò che è stato scritto. Guai alle gestanti e alle donne che allattano in quei giorni. Ci sarà infatti grande tribolazione sulla terra e collera contro questo popolo. Ca– dranno trucidati, saranno trascinati prigionieri presso t~tte le genti e Gerusalemme sarà calpestata dai Gentili, finché siano compiuti i tempi dei Gentili»; e ancora più avanti il passo cui appartiene la pa– rola citata in quell'appunto: «Guardate che i vostri cuori non si ag– gravino per la crapula, l'ebrietà e le preoccupazioni della vita e che quel giorno non vi colga all'improvviso, perché sopravverrà come un laccio su tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Veglia– te pertanto in ogni tempo pregando perché abbiate la forza di sfug– gire a tutte queste cose che devono avvenire e stiate saldi davanti al Figlio dell'uomo». Molte considerazioni vengono alla mente dettate dalla scelta di leggere e meditare con Vittoria proprio questo capito– lo evangelico, proprio in quelle circostanze storiche ed esistenziali. In primo luogo il fondamentale alimento biblico della religiosità di Ettore, quel ricorrere quasi naturale, in modo diretto, alla parola evangelica come segno di realistica speranza in un momento aperto alla disperazione, di virile e cristiana fermezza nel momento della spogliazione e della lontananza; e poi la percezione molto viva e in– timamente vissuta del senso realmente apocalittico di quel passag– gio, in cui tanti, come Ettore e Vittoria, erano chiamati a sperimen– tare l'esilio, la persecuzione, l'oppressione e la paura, eppure sentito, appunto, come un passaggio verso la «redenzione vicina»: «Quando vedrete accadere tutte queste cose, sappiate che il Regno di Dio è vi– cino. In verità vi dico che non passerà questa generazione, prima
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