- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991

378 Giovanni Abrardi e Stefano Pulga 7. ARCHITETTURA E SIMBOLOGIA Il chiostro della Cattedrale di Aosta ha, come già detto, una pianta quadrangolare assai irregolare: esso si compone infatti di due ali lunghe (Nord e Sud) e di due corte (Est ed Ovest) (v. Tav. 1). Il tracciato regolatore del progetto è dato dai contrafforti, posti agli angoli SO, NO, NE, SE. Questi angoli non sono retti e provano che il progetto ha dovuto tenere conto di vincoli spaziali o di proprietà; non si vede infatti un'altra spiegazione plausibile a questa complica– zione costruttiva in un progetto che ha cercato di razionalizzare e modularizzare il più possibile la forma e le dimensioni degli elemen– ti architettonici. I contrafforti giocano inoltre un ruolo fondamen– tale nella concezione del chiostro, visto che determinano l'inversio– ne della disposizione dei pilastrini. Questi, come già notato da Or– landoni e Garino 11 : «.•• sono costituiti da coppie di colonne alterna– tivamente cilindriche e ottagonali; su alcuni lati le colonne ottago– nali sono poste verso il porticato e quelle cilindriche verso il cortile, in altri sono quelle cilindriche ad essere verso il porticato». La sezio– ne dei pilastrini determina poi quella dei capitelli e degli archi che li sovrastano. I.:inversione di questo orientamento si verifica sempre in corrispondenza di un contrafforte, che di conseguenza avrà sempre un lato con la colonna semicilindrica all'interno mentre l'interno del lato opposto avrà la colonna poligonale, e viceversa per il lato esterno; chiameremo quanto appena esposto regola del contrafforte. Ne consegue che ogni ala ha disposizione dei pilastrini inversa a quella delle ali vicine; chiameremo questa seconda legge regola delle ali. Queste regole sarebbero facili da rispettare in un chiostro a pian– ta quadrangolare, se le due ali lunghe non avessero richiesto, forse per ragioni statiche, un contrafforte intermedio. Questi infatti, per rispettare la regola del contrafforte, dovrebbero avere una colonna semicilindrica da un lato e poligonale dall'altro, determinando cosl metà dell'ala con un tipo di pilastrino e metà con l'altro, il che non è compatibile con la regola delle ali. A causa di 11 Cf. B. ORLANDONI, L. GARINO, op.cit.

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