- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991
380 Giovanni Abrardi e Stefano Pulga D. Nicolaus de Stipulis Can. Aug. D. Petrus de Bussi Can. Aug. D. P. Glatzard de Belfort Can. Aug. D. Jacobus Brunod de Bressonia Can. Aug. D. Barto Dorerili de Nusio Can. Aug. D. Guil. Polerili Can. Aug. D. Franciscus Rossetti de Ollom. Can. Aug. D. Johannes de Marcenasco ex Valpergia Can. Aug. D. Georgius de Challant Can. Aug. D. Lodovicus de Sancto Petro Can. Aug.l3 8. CONCLUSIONE Con questa comunicazione abbiamo cercato di rendere not1 1 dubbi e le difficoltà che sono proprie ad ogni restauro. Parallela– mente a queste però, un restauro è anche occasione unica per un esame ravvicinato e prolungato di un'opera. Come spesso accade, ci siamo trovati di fronte ad una realizzazione che ci ha sorpreso per la sua complessità concettuale, specchio delle concezioni filosofiche e religiose che l'hanno guidata. Come addetti ai lavori, abbiamo rile– vato quanto era sotto i nostri occhi, ma uno studio esauriente del chiostro esula dalle nostre conoscenze e competenze. Speriamo che gli elementi fin qui raccolti costituiscano una rigorosa base di par– tenza per chi vorrà approfondire lo studio e la conoscenza di questo monumento. NOTA: Tutti i disegni qui di seguito riprodotti sono stati conces– si dall'archivio Regionale della Sovrintendenza per i Beni Culturali e sono stati eseguiti ed elaborati dall'Arch. Giovanni Abrardi. 13 Viene qui riportata la lettura proposta dal Can. E. BRUNO D in La Cattedrale di Aosta, Musumeci ed. Aosta, 1985.
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