- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991

Piero Vénesia: storico canavesano e valdostano 445 mi permetto di riportare testualmente: «... Il fatto è che si sa tutto o quasi di quei carlimagni e pipini e arduini e warmondi, di quei principi e conti di vari colori, le cui più o meno eroiche gesta... ci sono state propinate in ogni ordine di scuola dai sei anni in su, mentre nulla, o quasi, si sa di quei tanti innominati - contadini, bottegai, artigiani, militari di truppa - che hanno contribuito pure loro a fare la storia cosl com'é e senza la cui partecipazione, di sicu– ro, le cose non sarebbero andate come sono andate. Dopo i fìloso– feggiamenti e lt:: panoramiche a volo d'aquila della macrostoria, può essere allettante curiosare nella vita di tutti i giorni del popolano: scoperchiare la sua pentola ed annusare quello che vi bolle, ficcare il becco nel suo guardaroba, nella camera da letto ... , seguirlo quando porta al mulino il sacco di segala o quando impugna la cazzuola, cantare e ballare con lui nella festa patronale... Documenti alla ma– no, parecchie di tali curiosità si possono soddisfare e a molti interro– gativi si può rispondere ... ». Ecco allora le precise e documentate ricerche sul cibo, la casa e il vestito, il lavoro e il riposo, le servitù, le strutture sanitarie, la chiesa e il cimitero, superstizioni e credenze, la cronaca nera, il mondo conta– dino, testamenti e dotazioni, pievi e parrocchie, le fonti di sostenta– mento della parrocchia, il ministero parrocchiale, i parrocchiani. D'accordo: le opere di Piero Venesia non avranno lo spessore storico di quelle dei vari Duby, Le Goff, Le Roy Ladurie, Lacouture, ma sono pur sempre ottimi strumenti di precisa informazione sulla «microstoria» delle nostre contrade. E sono pagine sostanziose, chia– re ed oneste pagine, dense di richiami, fitte di note, elaborate criti– camente e tuttavia sciolte. Signori, tramite fra lo storico e la realtà oggettiva, ch'egli intende cono– scere, sono i documenti i quali - secondo il Marrou - «costituisco– no però, piuttosto che uno strumento di penetrazione, un diafram– ma» -la «cortina di pergamena». I documenti non sono semplici re– cipienti di notizie, vere o false, genuine o tendenziose; né la critica può rigorosamente vagliare con risultati sicuri e obiettivi, l'attendi– bilità, la tendenziosità o la inadeguatezza delle fonti.

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