- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991
472 Bibliographie «scienze ausiliarie della storia», bensì persone di varia estrazione culturale, che si reclutavano per lo più nel ceto ecclesiastico, ma anche tra i notai, i farmacisti, gli ufficiali postali, i maestri di scuola, e via via sino a veri e propri autodidatti, ap– passionati di antiquaria e di genea– logia, «eruditi di provincia>>, o <<di villaggio», privi spesso di un'ade– guata preparazione, incompresi ed anche un tantino disprezzati dalla scienza ufficiale. Pur con tutte le loro benemerenze, non si possono infatti negare le lacune metodologi– che e l'acrisia affioranti dagli scritti di questi <<storici paesani». Né pote– va essere diversamente. La monografia locale ha vissuto a lungo questa contraddizione: suc– cesso editoriale e popolare; oblio, se non ostilità, da parte del mondo accademico. Qualche prodromo d'un muta– mento di rotta, d'un riconoscimen– to, da parte dei dotti, della legitti– mità e d'una precisa funzione di questo <<genere» nell'ambito delle discipline storiche, si è avvertito sin dai primi decenni del nostro seco– lo, soprattutto per quanto concerne gli studi di storia ecclesiastica loca– le. Ma soltanto da una trentina d'anni a questa parte si è attuato, nei confronti della monografia lo– cale, un vero e proprio <<revire– ment», dovuto alla presa di co- scienza, da parte del mondo uni– versitario e di storici impegnati, del valore della <<storia locale». Questo fenomeno, sviluppatosi originariamente nei paesi d'oltral– pe, ha avuto un duplice vantaggio: da una parte quello di migliorare la qualità e la preparazione dell'erudi– to <<locale», ponendola a contatto con ambienti scientifici e specializ– zati, dall'altra, deposte diffidenza e prevenzione, gli storici di professio– ne hanno potuto arricchire la loro esperienza avvalendosi della consu– lenza dei ricercatori <<in loco», che spesso risultano essere gli unici de– positari in grado di fornire dati e nozioni valide per la ricerca. È ve– nuta pertanto ad instaurarsi una collaborazione su due fronti un tempo opposti, che sta offrendo ri– sultati proficui ad entrambe le par– ti. Sul piano scientifico, la tradizio– ne francese delle Anna/es di Fer– nand Braudel non ha certo manca– to d'influire su questa <<riscoperta» della storia locale, che in certi Paesi europei è ormai penetrata nelle Università. Anche in Italia ci si è posti, in questi ultimi anni, su questa strada: la monografia locale intesa come storia globale. In questo contesto s'inserisce la ricerca che Mariagrazia Vacchina ha dedicato al suo paese natio, cui peraltro aveva offerto, nel 1987,
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