- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991
58 Gian Giacomo Fissore rinsaldare nelle tradizioni locali aostane il senso e il valore delle edi– zioni di fonti, che - non solo per me - rappresentano il momento privilegiato di una reale congiunzione, a pari dignità, fra storia loca– le e storia generale, e, dunque, anche il momento più alto del con– tributo, in sede locale, alla conoscenza storica; dall'altro, sottolineare con forza i meriti delle grandi fatiche di coloro - e i soci di questa Accademia hanno tutti ben presenti i nomi di quelli che sono giu– stamente considerati come colonne portanti della tradizione storica valdostana, da monsignor Frutaz a Lino Colliard - che si dedicano a questo genere di impegnativi e poco rimeritati lavori. A questo proposito, per non relegare nel vago e nel retorico un'immagine di difficoltà che è ben concreta nell'esperienza di chi si occupa di fonti, mi piace citare le sincere e forse poco smaliziate espressioni di un giovane editore alle prime armi e alla prima impresa, Roberto Na– varrini, che, nell'introduzione all'edizione del Liberprivilegiorum co– munis Mantue, mi sembra esprimere efficacemente il sollievo del ri– torno a respirare a pieni polmoni dopo la conclusione del suo fati– costsstmo Impegno: «La pubblicazione del Liber... corona un lungo periodo di lavo– ro, quattro lunghi anni che hanno messo a dura prova le mie for– ze e la mia costanza... È mio dovere ricordare con riconoscenza coloro che mi hanno aiutato: ...mia moglie, infine, cui mai è ve– nuta meno la fiducia nelle mie capacità e che in me ha continua– to a credere anche nei momenti del più nero scoramento.» 1 Certo non mi pare qui né il luogo né il caso di addentrarmi in- sieme a voi nel labirinto dei problemi tecnici connessi con l'edizione critica, in quelle sottigliezze interpretative, quelle regole e quella ca– sistica che sempre si ribellano al tentativo di adattarle alla vivacissi– ma realtà delle forme documentarie e che si traducono per i curatori in quelle nere depressioni cosl simpaticamente evocate nella citazio– ne precedente. Vorrei invece presentarvi almeno le grandi linee del percorso storico-culturale che ha caratterizzato nell'età moderna il rapporto fra editore e documento, rapporto che ha subito profondi 1 Liber privilegiorum comunis Mantue, a cura di R. NAVARRINI, Mantova 1988 (Fonti per la storia di Mantova e del suo territorio, l), p. 11.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=