- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991
62 Gian Giacomo Fissore In generale, dall'ampiezza degli impegni scientifici come dall'en– tusiasmo e dalle capacità esplicate dai ricercatori nell'ambito di un tal genere di istituzioni culturali (basti citare, per gli M G.H, i no– mi di C. Sickel e di J.Ficker, per l'Italia quello, per noi così vicino e significativo, di C. Cipolla), nasce una ricchezza di dati offerti all'elaborazione storica non più solo di pochi frequentatori d'archi– vio, bensì di gruppi ampi di studiosi in un orizzonte internazionale, così da mettere in moto nuovi approcci metodologici e nuovi orien– tamenti storiografici. È, in particolare, il trionfo del Positivismo, che, a livello storia– grafico, ha come referente principe, o per meglio dire unico, il do– cumento, esaltato per le proprie potenzialità intrinseche ed assolute, assunto con forme di adesione senza remore, mai raggiunte in pre– cedenza e mai uguagliate in seguito. Due citazioni serviranno ad evidenziare questo caratteristico atteggiamento. Una è di Quintino Sella che, in occasione di un discorso di soci dell'Accademia dei Lincei in veste di Presidente, nel 1874 così si esprime: «Il cultore serio delle scienze storiche deve sapersi rassegnare alla parte dell'operaio e preparare i materiali, i mattoni con cui più tardi esso stesso o altro felice architetto elevare bello e duraturo edificio».9 Lesaltazione orgogliosa, nella sua programmatica umiltà, della condizione dello storico-operaio nei confronti del materiale per la storia fu ripresa, con ben altra sensibilità e capacità di approfondi– mento, dal grande storico della monarchia francese, Fustel de Cou– langes, che nel1888, nella sua opera più famosa, scriverà: «Lo storico non ha altra ambizione che quella di vedere bene i fatti e di comprenderli con esattezza. Non è nella sua immagina– zione o nella logica che egli li cerca; li cerca e li coglie con l'os- 9 Q. SELLA, Discorso pronunciato al banchetto offerto il22 marzo 1874 dal medesi– mo al Corpo Accademico dei Lincei, al Capo del Ministero, ai Ministri della Pubblica Istruzione, di Agricoltura e Commercio, contenente la proposta di modifica dello statu– to dell'Accademia e della istituzione di una nuova Classe di scienze morali e politiche, in Atti della R. Accademia dei Lincei, a. CCLXXII, serie 2a, vol. Il, 1874-75, Roma 1875, p. XX.
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