- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991
L'edizione critica delle fonti storiche 65 È una «dilatazione della memoria storica» 16 che da un lato è resa possibile dalle nuove tecnologie di registrazione ed immagazzina– mento elettronici dei dati, dall'altro sembra porre in secondo piano la tradizionale fonte scritta, quella appunto che è croce e delizia de– gli editori e di cui ci stiamo occupando espressamente. Infatti, come è stato osservato, se tra Otto e Novecento prima di tutto veniva il documento, oggi prima di tutto viene il problema: ed è quest'ulti– mo a pretendere e, in certo modo, a precostituire le fonti adatte per indagarlo e risolverlo. Cosl, se ieri, partendo dalle serie di fonti ar– chivistiche edite e inedite, si elaborava una storia tendenzialmente lineare, cronologicamente progressiva, in certo modo constatativa, oggi da un lato, quando i materiali lo consentano, si tende ad una storia seriale, quantitativa e statistica, dall'altro si sceglie una storia programmaticamente discontinua, fatta per episodi illuminanti resi possibili dal raggrumarsi casuale di particolari tipi di fonti in deter– minati luoghi e per specifici problemi: si pensi, fra gli esempi più noti, agli straordinari lavori di Carlo Ginzburg sulla mentalità po– polare tra medioevo ed età moderna (da «l Benandanti» a «<l for– maggio e i vermi»), o al celebrato volume di Le Roy Ladurie sul pic– colo paese occitano di Montaillou. 1 7 Dobbiamo dunque concludere che l'edizione di fonti è divenuta o rischia di divenire obsoleta? Lo status dell'editore è definitivamen– te compromesso dopo essere stato posto, per un certo periodo, al culmine delle responsabilità storiche? Nulla di tutto ciò, ovviamente. A parte il fattO che il pendolo della storiografìa, come più in generale della storia, sembra di nuovo ritornare, dopo l'ubriacatura di studi su umori e sensibilità, su folk– lore e nutrizione, a riconsiderare con attenzione - e una nuova sen– sibilità, certo - le grandi strutturazioni storiche {le strutture sociali come quelle politiche ed istituzionali), ridando prestigio dunque alle tradizionali fonti scritte; a parte questo, dicevo, occorre rilevare che la posizione attuale dell'editore di fonti non è il frutto di un puro ri- 16 L. cit. 17 E. LE RoY LADURIE, Montaillou, village occitan de 1294 à 1324, Paris 1975, (ed. ital. Milano 1977).
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