- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991

L'edizione critica delle fonti storiche 67 ne di codice diplomatico comunale (quello di Perugia), 21 il quale, proprio in polemica con le posizioni estremistiche di Le Goff, affer– ma: «C'è da chiedersi se l'essere avvertiti dell'intenzionalità, della monumentalità del documento debba servirei soltanto a metter– ci in guardia, o piuttosto non possa risolversi in una sua ulterio– re valorizzazione come "fonte". Si potrebbe, volendo, rovesciare la prospettiva e valutare l'intenzionalità dei documenti per quel– lo che essa è, cioè un dato storico ... I documenti attestano, al loro modo, res gestae, ma sono res gestae essi stessi». 22 È una convincente esaltazione della grandissima capacità enun– ciativa del documento, grazie alle complesse stratificazioni di mes– saggi che lo compongono in un'immagine sfaccettata e cangiante. In: questo quadro .di trame e di orditi, emerge come elemento peculiare e innovativo il coinvolgimento del documento nella storia del docu– mento stesso. Ciò si trasforma, a livello di edizioni critiche, in una richiesta di dati ed informazioni assai più ricca del consueto, 23 ma nello stesso tempo mi pare prefigurare un passo ulteriore nell'ap– proccio alle fonti. Mostra infatti una tendenza a passare dal docu– mento come oggetto singolo alla complessità delle serie archivistiche calate nell'ambito delle strutture di conservazione, ma anche 21 Codice diplomatico del Comune di Perugia, Periodo consolare epodestarile (1139- 1254), a cura di A. BARTOLI LANGELI, Perugia 1983-85 (Fonti per la storia dell'Um– bria, nn. 15,17). 22 A. BARTOLI LANGELI, Le fonti per una storia del Comune, in Società e istituzioni dell1talia comunale: l'esempio di Perugia (secoli XII-XIV), Congresso Storico Interna– zionale, Perugia, 6-9 novembre 1985,,Perugia 1988, l, p. 6 sg. 23 Mi pare davvero significativa la tendenza, nelle edizioni più recenti, soprattutto di documenti altomedievali, a ricorrere sempre più alla tecnica della riproduzione in fac-simile, inaugurata da quella che è tutt'ora la più prestigiosa impresa di edizioni do– cumentarie a livello internazionale: le Chartae Latinae Antiquiores, Facsimile-edition of the Latin Charters Prior to the Ninth Cenrury, a cura di A. BRUCKNER, R. MARI– CHAL, Olten-Lausanne 1954 sgg. Questo uso totale delle possibilità tecnologiche di ri– produzione visiva offre agli studiosi una quantità enorme di informazioni supplemen– tari rispetto alla semplice edizione a stampa, ed insieme garantisce ad ognuno la possi– bilità di verificare, approfondire ed eventualmente modificare le scelte, valutazioni ed interpretazioni dell'editore.

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