- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1991
L'edizione critica delle fonti storiche 69 A me sembra che un approccio integrato alle fonti di un territo– rio, con uno sforzo di correlazioni e di interazioni fra i vari tipi di documenti (in senso lato), da quelli di ambito paleografìco a quelli epigrafici, a quelli ancora figurativi, in connessione con le istituzioni che li hanno determinati (e, nei casi più fortunati, con gli edifici che ne furono le sedi di elaborazione in forme di dominio e di afferma– zione: chiese, monasteri, palazzi civici e di famiglie ecc.), possa co– stituire un momento di progresso nell'elaborazione di nuovi accessi alle fonti e di nuove metodologie di edizione e presentazione delle medesime. Qualcosa di simile sta avvenendo nei cataloghi di esposi– zioni dedicate a grandi monumenti d'arte: citerò solo il magnifico esempio del volume dedicato al Duomo di Modena, in cui si sono esplorate tutte le possibilità documentarie, a tutti i livelli di comuni– cazione, integrate nella struttura unitaria del monumento architet– tonico.25 Non si tratta, certo, di annegare le specificità metodologiche e le peculiari problematiche legate ad ogni tipologia documentaria in un indistinto coacervo di materiali per la storia; né di ipotizzare editori dotati di sterminate conoscenze interdisciplinari; ma piuttosto di cominciare a pensare, appunto, l'edizione di fonti come un momen– to non autonomo né indifferente ai contributi reciproci di un lavoro interdisciplinare che colleghi le serie archivistiche ai «monumenti» di altro genere che sono sorti e hanno convissuto con quelli scritti, integrati nella volontà delle società del passato di costituire sistemi di comunicazione complessi: con la possibilità, dunque, di cogliere, nei nuovi nessi che verrebbero evidenziati, una ben maggiore ric– chezza di informazioni tale da investire ogni singolo documento di ulteriori potenzialità di testimonianza. 25 Lanfranco e Wiligelmo. Il Duomo di Modena. Quando le cattedrali erano bian– che, Mostre sul Duomo di Modena dopo il restauro, Modena 1984.
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