- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

La correspondance étrangère d'Antoine-François Passerin d'Entrèves l 09 querelles politiques de l'époque qui gènent. Toujours le Cardinal Lambertini écrit le 24 février 1734: «<o non credo così uicino L'accomo– damento della S. Sede colla Corte di Sardegna, ma uicino o Lontano che sia ella si compiaccia d'esprimermi il Benefizio, che farebbe a proposito per il suo Sig. Figliuolo Ecclesiastico, cioè il titolo di esso, il Luogo ou'è situato, e Le rendite del me d. mo auendomi L'esperienza dimostrato che qualche uolta profittano Le raccomandazioni in particolare, e che di simil profitto non sono quelle, che si fanno in generale pp il qual riflesso sareb– be anche bene d'esprimere più Benefizi nel modo sopraddetto, perché se ui fosse L'impegno pp uno, èpoi difficile che ui sia per gli altri, assicuran– do Vostra Signoria Illustrissima ch'io non Lasciarò di fare tutto quello che porrò per servirla». Et encore: «Non ho per anche riscontro veruno, che gli affari della S. Sede siano in grado prossimo d'accomodarsi, come sommamente desi– derarei con cotesta Corte, ma avendone qualche buon riscontro, certa– mente non mi scorderò di Lei, e di tutta La sua Casa col Sigr Marchese d'Ormea». Et enfìn, en octobre 1738: «Passò di qui nelle passate settimane il Signor Conte di Ribera spedito dalla Corte di Sardegna a Roma per trat– tare gli affari della sua Corte colla Santa Sede. 14 Io spero d'essere fra primi, che avranno La nuova dell'accomodamento quando seguirà, ed immediatamente non Lasciarò di scriuere con ogni maggior efficacia al Signor Marchese d'Ormea per il Signor Canonico suo Figlio, premendo– mi troppo che sia provvisto. Ella resti persuasa della mia attenzione in seruirla, baciandole intanto Le mani». I.:amitié, la bonne qualité cles rapports avec le Cardinal Lamberti– ni, mises en évidence plus haut, et aussi les convenances sont telles qu'à un certain moment d'Entrèves considère que son devoir est d'al– ler à Bologne pour lui rendre hommage. Il demande donc l'autorisa– tion au Roi de se rendre dans un Etat étranger, mais les temps sont mauvais et la réponse du marquis d'Ormea est négative: «Monsieur ]e 14 Le comte Balbis di Rivera était le négotiateur offìciel désigné par le Piémont tandis que le Cardinal Alexandre Albani l'était pour le Saint-Siège. Après la nomination du Cardinal Lamberrini à la Papauté ce furent eux-memes à signer !es deux Concordats entre le Royaume de Sardaigne et le Vatican en 1741.

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