- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

Clima e storia in Valle d'Aosta dopo l'VIII secolo 129 nenche su quello italiano. Esso fu in passato un passaggio commer– ciale classico, quello da cui dipendeva la ricchezza e la rinomanza dei signori di Challand che ne controllavano la via d'accesso dal versante italiano. Nell'amica cartografia appare con i nomi Silvius, Der Gle– scher, Rosa e Augustalberg. Egidio Tschudi lo valica intorno al 1524, lo cartografa e così lo descrive: 15 «<l passo Silvio è detto Gletscher dai tedeschi perché sulla sommità si estende per lo spazio di quattro milia italiane un grande campo di neve e ghiaccio che mai scompare. In estate è possibile attraversarlo sia a piedi sia a cavallo senza preoccupazioni. Questo valico è molto alto e separa gli uni dagli altri i Seduni e i Salassi. Sulla sommità di questo colle la via si divide e porta in due diverse valli per discendere nella Valle d'Aosta. Una di queste, chiamata Valtournen– che, è alla destra e porta direttamente alla piccola città di Chatillon, l'al– tra, chiamata Ayas è situata alla sinistra e porta a Ivrea». Segue poi il brano che abbiamo già riportato più sopra «Da questo valico si rag– giungono anche due vallate dalla parte del Vallese: quella di sinistra è la valle d'Herens che porta direttamente a Sion, quella di destra è chiamata valle di Matt (Zermatt) e scende a Visp». Sebastiano Munster nel 1543 scriveva «Da Visp, (valle di Zer– matt) il viaggio può continuare attraverso il Monte Matter, (attuale Colle del Teodulo: m 3300) e il Monte Saser, (attuale Monte Moro: m 2862) ed entrambe le strade portano a talune città del Milanese ed anche alla Kriimerthal, che è soggetta al conte di Challand>>. 14 Il Teodulo e il Monte Moro sono i due principali valichi Walser. Questa popolazione di ceppo germanico dall'alta valle del Rodano fra il XII e il )01 secolo venne a colonizzare le alte valli meridionali del Monte Rosa. Per molti secoli mantenne frequentissimi contatti con i fratelli del versante vallesano utilizzando gli altissimi valichi delle Alpi Pennine. Kramerthal significa «la valle dei mercanti». Questo appellativo può essere applicato tanto alla valle di Ayas (donde passa– va la strada dei mercanti) quanto alla valle di Gressoney (ove era fio– rente il mestiere di venditore ambulante). «I nostri- scrive lo svizzero Josias Simler nel 1574 17 la chiamano Kriimerthal perché i suoi abitan- 17 S!MLER, Vallesie descriptio libri duo. De alpibus commentarius, 1574, citato in ALIPRANDI e POMELLA, op. cit., p. 266.

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