- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

Clima e storia in Valle d'Aosta dopo l'VIII secolo 135 appaiono statuette e bassorilievi e mobili. In passato essa era rigorosa– mente una fiera di attrezzi agricoli: rastrelli, scale, botti, torchi, zan– gole, ecc. dedicata quindi ad una clientela contadina. Ma, ci si chie– de, il 31 gennaio, nel cuore del duro inverno alpino, con le valli late– rali in gran parte chiuse per la neve e le valanghe, come poteva aver luogo il concorso di venditori e di compratori con le relative mercan– zie? E tanto più in passato quando le strade delle valli laterali erano solo delle mulattiere e non esistevano i mezzi spazzaneve? Eppure la data del 31 gennaio ricorre negli antichi documenti e segnatamente in quello del1305, citato da René Willien da cui appa– re che la fiera durava allora addirittura sei giorni. Dice infatti l'antico testo «nel giorno di sant'Orso eper tre giorni prima di questa festa, eper tre giorni dopo di essa, la terza parte di ogni pedaggio sarà dovuta al Yéscovo». Come spiegare la vivacità dei traffici e delle contrattazioni a cui il documento allude, se in quella data le condizioni climatiche fossero state proibitive per il concorso di grande parte della popola– zione valdostana? 12. Il quadro ambientale delle Alpi nel Medioevo Dalle testimonianze riportate e da numerosissime altre che si tro– vano in documenti d'archivio o in pubblicazioni di storici antichi e moderni, 30 spesso riferite senza rilevare la singolarità del fatto annota– to, risulta evidente che la vita e l'attività dei nostri antenati nell'epoca 3 ° Fra i molti lavori sulla frequentazione dei valichi valdostani nell'antichità ricor– diamo quelli pubblicati sulla Rivista del C.A.I. per opera di: W .A. COOLIDGE, Il colle di San Teodulo nella storia, 1911; I colli di Fenétre e di Créte Sèche nella Storia, 1913; Il Col Collon nella storia, 1915; Il Col d'Hérin nella storia, 1916. Su quest'ultimo colle che, pur non essendo sul territorio valdostano aveva grandissima importanza per i traffici fra la Valle d'Aosta e il Vallese in quanto faceva sistema viario, insieme al Colle del Teodu– lo per l'itinerario da Verrès a Sion, scrisse assai più recentemente F. ROTHLISBERGER, Étude des variations climatiques d'après l'histoire des cols glaciaires. Le Col d'Hérens, 1974, in «Bollettino del Comitato Glaciologico Italiano>>, Serie Il, n. 22. Uno studio globale della vita economica, sociale e politica nelle valli alpine duran– te il Medioevo è quello: S.F. BERGIER, Le cycle medieval: des sociétésféodales aux états ter– ritoriaux, 1980, in Histoire et civilisation des Alpes- Tome l, pubblicato a Losanna sotto la direzione di Pau! Guichonnet.

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