- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994
138 Augusta Vittoria Cerutti quest'ultimo si ridurrebbe ancora di più se diminuissero le precipita- z1om nevose. Si avrebbero perciò maggiori quantità di risorse agricole e mag– giori possibilità di traffici in alta quota, cioè una situazione ambien– tale ed economica simile a quella in cui si doveva svolgere la vita delle popolazioni alpine in età feudale. PARTE II GLI STUDI SULLE VARIAZIONI CLIMATICHE l. Lo sviluppo della ricerca. 2. L'apporto della glaciologia. 3. Lo stu– dio delle torbiere. 4. Alla ricerca della causa delle variazioni climatiche. l. Lo sviluppo della ricerca Gli studi di climatologia storica presero l'avvio nei centri di ricer– ca della zona alpina e scandinava. Fin dal 1833 a Zurigo era stato pubblicato un lavoro di J. Venetz sulle variazioni della temperatura nelle Alpi; 32 nel 1904 a Trento comparve lo studio del Trener sulle oscillazioni periodiche secolari del clima nel Trentino. 33 Sul finire del secolo scorso il botanico nor– vegese Axel Blitt scoprì che nella sua terra durante gli ultimi 10.000 anni i paesaggi vegetali erano più volte mutati. Sempre in Norvegia, nel 1906 l'Oyen studiò le variazioni climatiche e glaciali. 34 · Questi primi studi sono condotti in prevalenza sulla base delle variazioni di lunghezza e di volume dei ghiacciai che · gli specialisti 32 J. VENETZ, Mémoires mr les variations de la température dans les Alpes suisses, in «Denkschriten del Allgemeinen Schweizerischen Gesellschft fur die gesamten Natur– wissenschaften», Zurigo 1833. 33 G.B. TRENER, Le oscillazioni periodiche secolari del clima nel Trentina, 1904, in «XXII Annuario Società Alpinisti Tridentini». 34 P .A. 0YEN, Klima und g!etscherscherschwankungen in Norwegen, in Zeitschriftfor G!etscherkunde, 1906, pp. 46-61 ; 173-174.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=