- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

Clima e storia in Valle d'Aosta dopo l'VIII secolo 145 3. Lo studio delle torbiere Come abbiamo visto la glaciologia ci permette di ricostruire la storia del clima a partire dal secolo XVI. Ma grazie all'azione dei grandi ghiacciai pleistocenici ·che fino a circa 10.000 anni fa scorrevano nelle nostre valli come immensi fiumi di ghiaccio, gli studi sul clima del passato possono risalire addi– rittura fino al V millennio avanti Cristo. Infatti gli antichi ghiacciai modellarono nei loro alvei ampie conche di sovraescavazione. Al momento della deglaciazione esse divennero laghi che con il passare dei secoli e dei millenni vennero colmati dai sedimenti portati dai torrenti e trasformati in torbiere, ove poteva allignare, nei periodi cli– maticamente favorevoli , la vegetazione palustre. Si formarono così quelle torbiere che alla moderna ricerca di sedimentologia e di paleo– botanica si rivelano sempre più come vere e proprie banche-dati sulla vita vegetale e quindi sul clima del passato. La vegetazione palustre di stagione in stagione abbandona nelle acque della torbiera steli e foglie morte. Con il tempo prende inizio il processo di carbonizzazione dei resti organici che dà origine alla torba. Nei periodi freddi e quindi climaticamente sfavorevoli allo svi– luppo della vegetazione, cessa la vita delle piante palustri e nella tor– biera si depositano unicamente sabbie e ghiaie. Pertanto nelle torbie– re soggette a variazioni climatiche si trovano gli strati di torba, che si sono formati nei periodi caldi o temperati, alternati a strati di ghiaie che invece corrispondono ai periodi freddi in cui la torbiera non era attiva. A mezzo del radio-carbonio è oggi possibile datare le forma– zioni torbose e quindi ricavare la cronologia dei periodi caldi o tem– perati. Le torbiere raccolgono anche una grande quantità di pollini sia delle piante palustri, sia di quelle di vario tipo che vivono attorno alla conca. Vero è che la maggior parte dei pollini si disperdono attorno alla pianta madre in una zona dal raggio di un centinaio di metri, ma in presenza di forti venti è possibile che parte del polline venga porta– to lontano anche a qualche chilometro. Perciò lo studio della quan– tità e della qualità dei pollini raccolti in una torbiera rivela il tipo di

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