- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994
186 Bruno Orlandoni Ancora nel 1567 un verbale di visita pastorale a Courmayeur registrava un'inchiesta contro il nobile Leonardo de Turre, colpevole di «habere libros prohibitos domalisare et male sentire de sacramento et Statutis Sancte Romane Ecclesie. 14 Qui nobili Leonardus - precisava il verbale - dicit et confessuit quod habuntur viginti anni vel circa quibus habuit duos libros prohi– bitos a Francisco Gerbole et quos legit et plerumque disputavit et oppositiones repugnantes institutionibus Sancte Romane Ecclesie nichilominus quod ipsos libros comburit a cerris annis citra». Il de Tillier, per altro, ricorda come il nobile aostano Francesco Leonardo Vaudan (vivente nella seconda metà del secolo) fosse noto– riamente calvinista e avesse - per ciò - lasciato la Valle, «facendo morire di dolore» il povero padre Jean François Vaudan, 15 mentre ancora nel 1598 a Thonon risultava attivo «l'eretico» valdostano Mare Michel Guichardaz. 16 Una vera e propria spaccatura, quindi, come peraltro testimonia– no le fonti dell'epoca. Soprattutto, oltre alla spaccatura tra nord e sud che avrebbe per secoli mutato i tempi e i modi di sviluppo dell'Euro– pa, quella tra regione e regione, tra città e città. E, nelle terre di fron– tiera, come proprio la Valle d'Aosta, l'aprirsi di baratri o l'alzarsi di steccati tra famiglia e famiglia e più ancora tra persona e persona all'interno della stessa famiglia. Sui muri di Issogne appare con frequenza la scritta «post tenebras spero lucem»; segnalata già dal Giacosa, non si è però segnalato come in realtà si trattasse di un motto calvinista. Nell'oratorio di Giorgio di Challant il motto è datato «adi, 26, 7 brio 1565» e firmato «1. Lancio». :Capparizione su altre pareti dell'ultimo versetto del Te Deum «<n te domino speravi non confundar in aeternum» sembra quasi volersi 14 I verbali sono inediti. Cito una trascrizione di E. Roullet depositata presso la Sopraintendenza ai Beni Culturali della Valle d'Aosta. 15 V. J.B. de TILLIER, Nobiliaire du Duché d'Aoste, Aoste 1970, p. 638. 16 V. J.A. Due, HEA, vol. VI, p. 347.
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