- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994
Arte e architettura in Valle d'Aosta dalla riforma alla restaurazione 193 La Lange data alla metà circa del XVI secolo la pianta di Montjo– vet e alla fine del secolo le due assonometrie. La pianta di Montjovet potrebbe effettivamente essere stata redat– ta nel corso dei lavori condotti al castello tra il1537 e il1554, proba– bilmente per documentarne il livello di avanzamento verso la fine della campagna di restauro, o meglio quando la campagna dovette interrompersi tra il1554 e il1560 circa. Per quanto la lettura planimetrica di Montjovet sia oggi piuttosto difficile, sembra infatti che tutte le strutture segnalate nel disegno corrispondano effettivamente a corpi di fabbrica realizzati. Saremmo quindi di fronte ad un rilievo dell'esistente, e non ad un progetto. Le due assonometrie - e anche la pianta di Bard, che a mio avviso è dello stesso autore - sono invece piuttosto rilievi di fine secolo e, come segnalato dalla Peyrot, dovrebbero assegnarsi alla mano del regio ingegnere Giacomo Soldati, firmatario di altri rilievi analoghi conservati all'Archivio di Stato di Torino. 36 Il Soldati è effettivamente documentaro in Valle d'Aosta nel corso del 1596, quando veniva invitato dal marchese de Lullin a studiare una soluzione di ingegneria civile per fornire sbocchi al lago del Rutor, le cui tracimazioni continuavano a devastare la Valle di La Thuile. 37 Gli sviluppi dell'architettura civile e religiosa in Valle oltre il ter– mine segnato dalla riforma protestante, a differenza degli sviluppi dell'architettura militare, non sembrano proporre sostanziali novità. Nel settore dell'edilizia religiosa i monumenti superstiti e anche solo i dati documentari sono estremamente rari. Di fatto si possono citare, nell'arco di tre quarti di secolo, pochi episodi di rilievo. Del primo, la ricostruzione della parrocchiale di Allain a Villa, resta solo una traccia documentaria. Ordinata il 28 giugno 1545 al 36 V. A. PEYROT, La Vallée d'Aoste au .fìl des siècles, Torino 1972, schede 24-25, p. 34. 37 V. A. ZANOTTO, Lettres du Marquis de Lullin, in BASA XXXIX, 1962, p. 227 e segg. Nell'occasione il Soldati agiva in alternativa all'ingegnere idraulico tedesco Simon T ubinger e agli aostani fratelli Remondé.
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