- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/1994

200 Bruno Orlandoni opere superstiti sempre legare al cantiere della Cattedrale: dai tre affreschi con la Natività, l'Annunciazione e la Circoncisione della stessa facciata della chiesa, alla grande tela con la leggenda di San Grato, riferibile ad evidenza alla stessa mano, all'affresco dell'altare di Santa Lucia, sempre in Cattedrale. Si tratta di una cultura per molti versi ambigua in cui la spazialirà prospettica italiana non appare ancora totalmente assimilata mentre vengono sviluppare tematiche decorative ormai quasi manierisre. I referenti iconografici più evidenti sembrano andare da Raffaello al Defendente Ferrari della pala di San Benigno, ma i fondali paesisrici sembrano derivare da precise conoscenze di quella stessa pittura nor– dica che già aveva influenzato il maestro di Wuillerine ad Issogne, mentre anche la folla dipinta nella tela di San Grato sembra molto più adatta a sfilare in una via di Norimberga o di Augsburg che non in qualche città padana. Il maestro aurore di tutte queste opere, studiato recentemente dalla Brezzi e battezzato Maestro di Pietro Gazino,4 9 vede la propria attività sostanzialmente legata alle dare 1522-26 che segnano la rico– struzione della facciata della Cattedrale: verosimilmente al 1525-26, cioè alla fine di quei lavori, che si devono pensare iniziati con la parre più propriamente architettonica, proseguiti con le decorazioni scul– toree a stucco e infine terminati proprio con il rivestimento pittorico ad affresco. Anche precedente porrebbe essere l'affresco dell'altare di Santa Lucia. Siamo comunque in ambiti sostanzialmente omogenei: anche nella decorazione a stucco dell'altare dove appare un nicchione a con– chiglia- come nell'affresco della Circoncisione sulla facciata- cita– zione esplicita e quanto mai significativa del colossale nicchione del– l'abside del San Pietro rosselliniano che proprio in quegli anni si stava demolendo per lasciar posto alla nuova fabbrica di Bramante. Più elastica invece la datazione della tela con San Grato, che il 49 Sul maestro di Pietro Gazino v. E. ROSSETII BREZZI, La pittura in Valle d'Aosta tra la fine del 1300 e il primo quarto del 1500, Firenze 1989.

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